Vino, più zucchero nel Chianti: cambia il disciplinare e il Consorzio si adegua alla normativa Ue

Il Chianti cambia disciplinare. Il vino rosso toscano Docg, celebre ai palati di tutto il mondo, può adottare il nuovo limite zuccherino previsto dalle normative europee, continuando a imbottigliare un prodotto di qualità ma avvicinandosi maggiormente al gusto dei mercati stranieri, in particolare statunitensi, sudamericani e orientali.

La modifica riguarda il residuo zuccherino massimo nel vino ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2019. Dal punto di vista tecnico, l’allineamento del valore ai parametri comunitari previsti per i vini secchi consentirà di avere un massimo pari a 4 g/l (grammi per litro), oppure entro i 9 g/l purché il tenore di acidità totale, espresso in grammi di acido tartarico per litro, non sia inferiore di oltre 2 grammi al tenore di zucchero residuo. Il cambiamento è stato possibile grazie al lavoro di istruttoria del Consorzio Vino Chianti, che si è fatto portavoce delle aziende toscane e delle loro necessità di riqualificare e riposizionare il prodotto sui mercati internazionali, in linea con le tendenze adottate da altre denominazioni in Europa.

Lo stesso Consorzio ha già inviato una circolare con tutti i dettagli delle modifiche, corredate dai riferimenti legislativi. Al momento il cambiamento è stato introdotto solamente su scala nazionale a partire dalla vendemmia 2019/2020. La modifica potrà essere attutata anche per i vini destinati ad essere etichettati Dop Chianti provenienti dalle vendemmie 2018/2019 e precedenti, purché abbiano i requisiti stabiliti nel disciplinare consolidato. Nell’Unione europea e nei Paesi terzi sarà applicabile una volta ufficializzata sulla Gazzetta dell’Unione Europea, prevista entro tre mesi dalla data di trasmissione della domanda dal Ministero alla Commissione Europea, il 25 luglio scorso. Dopo che sarà pubblicata la modifica sulla Gazzetta, i vini Chianti Docg con il nuovo limite zuccherino massimo potranno circolare liberamente anche al di fuori del territorio italiano.

Per Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti si tratta di un cambiamento importante, che permetterà all’etichetta di essere maggiormente competiva a livello internazionale. «Un passaggio atteso da tante aziende che, se vorranno, potranno adeguarsi a questi nuovi standard. Ci aspettiamo dunque un aumento delle vendite su mercati esteri, che già presentano grandi potenzialità e su cui ci sono più ampi margini di sviluppo».

https://www.corriere.it/economia/consumi/19_settembre_03/vino-piu-zucchero-chianti-cambia-disciplinare-consorzio-si-adegua-normativa-ue-a3917d54-ce30-11e9-95aa-93e3e08ee08a.shtml