La Repubblica Italiana ha commemorato il 140° anniversario della fondazione della storica società Edison con l’emissione di un francobollo commemorativo che è stato emesso oggi, 15 marzo 2024, in oltre 250.000 esemplari. Il francobollo, che riconosce il ruolo di Edison come motore del progresso del Paese, fa parte della serie tematica: “Gli Aristidi del sistema produttivo ed economico italiano”.

Il francobollo dell’anniversario, realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, riproduce il timbro con la sigla “SE”, acronimo di Società Edison, apposto sulla maniglia dell’ingresso della Sala Edison presso la sede della società a Milano. Il palazzo è stato costruito nel 1891 ed è opera del grande architetto Enrico Combi. Al suo interno si trovano due grandi cupole composte da 18.000 pezzi di vetro colorato (vetrate), uniche al mondo, che fanno da sfondo al francobollo.

Dalla sua fondazione nel 1884, Edison ha permesso l’elettrificazione dell’Italia costruendo le prime centrali del Paese e dell’Europa continentale, ha portato l’energia e il gas alle famiglie e all’industria italiane, ha alimentato i primi tram elettrici e anche il Teatro alla Scala che è stato il primo teatro in Europa ad abbandonare l’uso del gas. Oggi l’azienda continua a essere protagonista del cambiamento con un impegno serio e concreto nella transizione energetica per contribuire agli obiettivi di carbonificazione individuati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.

“Alla fine dell’Ottocento abbiamo avviato il processo di elettrificazione del Paese e inaugurato una nuova era. Oggi, a distanza di 140 anni, affrontiamo una nuova sfida, quella della transizione energetica, che ci vede fermamente impegnati per la sicurezza, la stabilità e l’autonomia del sistema energetico nazionale. Crediamo in un futuro fatto di energia e sviluppo sostenibile, un futuro in cui il progresso consapevole migliora la vita di tutti”, ha dichiarato Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison.

L’ambizione del Gruppo Edison è quella di liberare il 90% della produzione energetica entro il 2040 grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili e di nuove tecnologie come la cattura della CO2 e il nuovo nucleare, se si creeranno le condizioni per il suo ritorno in Italia.

Un obiettivo che fa leva su investimenti per 10 miliardi di euro tra il 2023 e il 2030, di cui l’85% in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.