Le priorità strategiche di Unieuro, spiega l’amministratore delegato Giancarlo Nicosanti Monterastelli, sono «proseguire nel percorso di espansione territoriale, massimizzare la soddisfazione del cliente e conservare quella redditività che ci ha caratterizzato negli ultimi anni». Il tutto in presenza di «un mercato ancora molto frammentato e in via di consolidamento nonché caratterizzato da elevati livelli di promozionalità». Questo scenario di mercato, continua il Ceo, «che si delinea moderatamente positivo, dovrebbe permetterci di proseguire nel percorso di sviluppo, valutando attentamente le opportunità di M&A, che dovessero presentarsi sul territorio nazionale e continuare a lavorare per garantire una sempre maggiore vicinanza alla nostra clientela».
Proseguire nel percorso di espansione territoriale
La prima priorità strategica, afferma Nicosanti Monterastelli, «è rappresentata dal proseguimento del percorso di espansione territoriale in Italia: un processo di sviluppo il cui successo è testimoniato dalla nostra importante storia di acquisizioni, ormai quindicennale, con operazione di M&A che entrano normalmente a regime nell’arco di 12- 18 mesi».
A questo proposito l’azienda arriva da un 2018 in cui sono state realizzate le acquisizioni di 8 negozi ex-DPS/Trony e di 6 negozi nel Triveneto, ex-Galimberti/Euronics. «A inizio 2019 abbiamo invece chiuso l’operazione più importante degli ultimi anni, la seconda per dimensioni nella storia di Unieuro: quella avente ad oggetto 12 negozi ex-Pistone/Expert, che ci hanno permesso di approdare in Sicilia e che sono stati riaperti a marchio Unieuro lo scorso 1° marzo», aggiunge il Ceo, sottolineando che «resta sempre alta l’attenzione su eventuali opportunità di M&A, valutandone sempre in maniera puntale la sostenibilità dal punto di vista economico».
Tutto questo rimanendo comunque consapevoli, riconosce Nicosanti Monterastelli «che la nostra copertura territoriale in Italia è già oggi rilevante grazie ad una rete di oltre 500 negozi, anche se non ancora pienamente soddisfacente. Infatti non siamo ancora ad esempio presenti in alcune regioni, come la Campania e la nostra copertura in città come Milano e Firenze non è sufficiente».
Massimizzare la soddisfazione del cliente
Il percorso di espansione territoriale e di copertura delle aree non ancora sufficientemente presidiate, con l’apertura e l’acquisizione di nuovi punti vendita, afferma Nicosanti Monterastelli, «ci consente di garantire una sempre maggiore vicinanza alla nostra clientela».
In tal senso ,«per un’ azienda come Unieuro una soddisfacente esperienza di acquisto, condotta nei negozi retail, online o tramite la rete di negozi affiliati, è un elemento fondamentale in un’ottica di fidelizzazione della clientela e quindi di mantenimento del vantaggio competitivo, alla base del successo di ogni azienda». Il concetto di «prossimità» per Unieuro, specifica l’Ad, «si declina anche dal punto di vista omnicanale e consiste nel click and collect. Un approccio che consente ai nostri clienti, non solo di effettuare direttamente i propri acquisti nei nostri negozi, ma anche di usufruire di tali punti vendita per il ritiro dei prodotti acquistati online».
Mantenere i livelli di redditività raggiunti
«Unieuro è stata in grado di dimostrare negli anni la propria capacità di remunerare il capitale investito, generando utili laddove la quasi totalità dei competitori soffre», segnala Nicosanti Monterastelli. Elemento non di poco conto, sottolinea,«in considerazione non solo degli importanti investimenti effettuati per la sviluppo della capacità operativa e della rete distributiva, ma anche di un contesto di mercato, quello dell’elettronica di consumo, in via di consolidamento e caratterizzato da una persistente ed elevata promozionalità, ulteriormente accentuata dalla sempre maggior penetrazione dell’e-commerce. Criticità che Unieuro ha saputo affrontare aumentando il giro d’affari e attraverso un’attenta politica di contenimento dei costi, sfruttando le sinergie con negozi e rami d’azienda acquisiti». Pertanto la nostra società, sottolinea il capo azienda, «ha solide basi per continuare a produrre risultati positivi nonché remunerare e soddisfare i nostri azionisti con un elevato dividendo».
Lo scenario dei prossimi mesi
Guardando ai prossimi mesi, afferma il Ceo, «Unieuro porterà avanti la strategia di sviluppo fin qui perseguita con successo, i cui frutti dovrebbero portare a una stabilizzazione della marginalità e consentirci di chiudere positivamente anche l’esercizio corrente. Il tutto in un mercato atteso in leggera crescita (+1/+2%), dinamica che dovrebbe mediare una sostanziale stabilità delle vendite dei negozi e una crescita del canale online». Dal mercato l’ad si attende «una prosecuzione della fase di consolidamento e di iperpromozionalità, nonché un ulteriore compressione della marginalità soprattutto a detrimento degli operatori meno competitivi, anche a causa dall’accelerazione del canale online». Un contesto sfidante nel quale tuttavia, prosegue il capo azienda, “Unieuro è pronta a valutare attentamente e a cogliere le opportunità di crescita esterna, con l’obiettivo di raggiungere un sempre maggiore grado di copertura territoriale e di vicinanza alla clientela”.
I conti del primo trimestre
Il primo trimestre 2019-2020, che si è chiuso il 31 maggio, afferma l’Ad,«“è stato molto positivo, sebbene si tratti del periodo stagionalmente meno significativo dell’anno». Nel dettaglio i ricavi sono stati pari a 495,3 milioni, in progresso del 18% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. L’Ebitda adjusted è più che raddoppiato a 3,2 milioni mentre l’Ebit adjusted ha ridotto il deficit del 17% a 3,9 milioni, nonostante ammortamenti e svalutazioni aumentati del 16,4 per cento.Il risultato netto adjusted, in perdita per via della normale stagionalità del business, è stato negativo per 3,9 milioni, registrando un miglioramento del 20,4 per cento.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 39,1 milioni, che si confronta con una liquidità netta di 20,5 milioni a fine febbraio 2019. Un andamento che ha scontato la ciclicità stagionale del business, con un assorbimento di cassa (adjusted levered free cash flow) pari a 39,7 milioni ed esborsi per investimenti per 23,7 milioni, in particolare per l’acquisto dei negozi ex-Pistone/Expert (17,4 milioni). Il trend positivo dei primi tre mesi dell’esercizio 2019-2020, conclude il capo azienda «è sostanzialmente proseguito durante l’estate, con un rallentamento nel solo mese di agosto, legato al calo della fiducia dei consumatori in un contesto di incertezza politica interna».
Il parere degli analisti
Le attese positive dell’azienda trovano riscontro anche nelle stime degli analisti, dalle quali emerge che l’esercizio 2019/2020 dovrebbe chiudersi con ricavi in progresso su base annua dell’11,7% a 2.350 milioni. L’Ebitda adjusted è atteso in crescita dell’8,7% a 80 milioni mentre l’utile netto adjusted è stimato sostanzialmente stabile, intorno ai 42 milioni. Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta dovrebbe registrare alla fine dell’esercizio corrente una liquidità netta di 30 milioni, in aumento rispetto all’ammontare di fine febbraio 2018 (20,5 milioni).
L’andamento in Borsa
Da inizio anno le azioni Unieuro hanno registrato un rialzo di oltre il 25 per cento, superando nettamente il Ftse Italia Star che, nello stesso periodo, è salito del 13,3 per cento. Ancora più marcato il gap rispetto all’indice settoriale di appartenenza, che in questi nove mesi del 2019, ha registrato un +0,3 per cento.
Un andamento del titolo decisamente positivo e rilevanti sovraperformance dimostrano l’apprezzamento della Borsa nei confronti di una consolidata strategia di crescita nonché di una più che soddisfacente politica di remunerazione degli azionisti, con un dividendo di 1,07 euro per azione, pagato in giugno, che ai livelli attuali esprime un rendimento cedolare lordo dell’8,7%.