L'Italia conquista il mondo tra creme, rossetti e profumi: più della metà del trucco che arriva nel mondo è, infatti, made in Italy. Protagoniste, una miriade di aziende che hanno ottenuto il titolo di eccellenza produttiva e creativa negli investimenti in ricerca e sviluppo

Tra creme per il viso e per il corpo, rossetti, profumi e saponi, l'Italia conquista il mondo: non è un exagerazione, perché più della metà del make-up che arriva nel globo è proprio fatto in Italia. Protagoniste, una miriade di aziende che si sono fregiate del titolo di eccellenza produttiva e creativa negli investimenti in ricerca e sviluppo - con tassi medi doppi rispetto al resto della manifattura nazionale (7% contro 3%) - tra biotech, fisica, chimica e medicina , ma anche con la capacità di cogliere e anticipare le tendenze.

Un settore anelastico, innovativo e altamente competitivo tra quelli con le migliori performance economiche. Le previsioni dell'associazione di categoria Cosmetica Italia entro fine anno indicano un aumento del fatturato di 2,81 TP2T con un valore che sfiora gli 11,7 miliardi di euro trainato dalla domanda estera, stimato in aumento di 4,51 TP2T con un valore prossimo ai 5 miliardi: il trend aumenterà ancora la bilancia commerciale un altro risultato record di quasi 3 miliardi mantenendo la terza posizione dopo due settori manifatturieri tra i più performanti come il vino (nel 2018 una quota di 5,4 miliardi, +3,8%) e la moda (5 miliardi, stabile).

Dalla Francia alla Germania passando per gli Stati Uniti, Hong Kong e gli Emirati Arabi, ilestere È la componente più importante del valore della produzione di cosmetici made in Italy con esportazioni che registrano un trend positivo ormai da oltre vent'anni – nel 1996 il valore delle esportazioni di cosmetici ha superato quello delle importazioni – ad eccezione di due cali di 2003 e nel 2009. Ancora, come recita il Beauty Report 2019 di Cosmetica Italia, dal 2008 al 2018 la quota di export sul fatturato della produzione è cresciuta costantemente da 28% a 42.9%, il valore più alto dell'ultimo decennio dal miglioramento delle vendite nei grandi mercati europei da cui arriva la domanda dei principali marchi cosmetici mondiali come quelli francesi, ma anche da un forte sviluppo di “nuove” destinazioni nell'area mediorientale e asiatica.

Francia, Germania e Stati Uniti concentrato più di un terzo (1,7 miliardi, dati 2018) delle vendite al'estero. Nella major parte dei casi si tratta di cosmetici realizzati da nostre aziende terze per i mercati dei paesi da cui vengono poi importati. In particolare, nella classifica dei nostri partner più fedeli, la Francia è sicuramente la più importante con 613 milioni di euro di prodotti made in Italy acquistati – pari a 12.8% dell'export totale – e un incremento di 2.9%. Seguono la Germania con 552 milioni (+7,11 TP2T) e gli Stati Uniti con 499 milioni e un importante incremento di 19,91 TP2T, l'unica in doppia cifra insieme a Hong Kong, sesta, con un valore di 244 milioni e un balzo di 23, 1%.

Ma quali sono i cosmetici italiani più apprezzati nel mondo? io profumi in assoluto con una quota di 23,4% sul totale delle vendite estere e un valore che supera 1,1 miliardi di euro (+5,4% rispetto al 2017) con Germania apripista. Seguono i trucchi con 963 milioni (+3.3%) molto amati dai francesi, primi importatori? ei prodotti per il corpo con 960 milioni (+7.2%) con Hong Kong primo mercato. Tre categorie che, insieme, concentrano quasi due terzi dell'export totale.

 

 

FONTE: https://www.ilsole24ore.com/art/la-bellezza-made-italy-vince-mondo-AC1pO8u