TRIESTE – Calo della produzione per il 10 per cento ma aumento delle vendite nella grande distribuzione, dunque del prodotto stagionale, per il 30/35 per cento e accelerazione delle vendite online. È la situazione che sta attraversando il settore alimentare dei prosciutti, in una sintesi del Consorzio Prosciutto San Daniele, evidenziando un contesto che resta di “grande incertezza per il futuro”.

Il Consorzio conta 31 soci? il totale dei produttori Dop San Daniele sviluppa un fatturato di 320 milioni, con una quota export di 18%. Mario Emilio Cichetti, amministratore delegato del Consorzio, sottolinea che la produzione è in calo, negli ultimi 4 mesi, del dieci per cento, a fronte di un sensibile aumento delle vendite nella grande distribuzione. L'incertezza non è solo economica: «La pandemia potrebbe aver modificato le abitudini dei consumatori abituati a mangiare in casa - spiega Cichetti - inizialmente i supermercati sono stati saccheggiati, poi, quando la situazione si è calmata a livello psicologico, gli acquisti sono tornati alla normalità ”.

Ci vorrà del tempo per verificare le prestazioni di bar e ristoranti. Per questo al Consorzio pensare a "prodotti 'nuovi', come consumare il San Daniele a casa, tagliato al coltello".

Un'altra proposta è un nuovo prodotto di alta qualità, di alta qualità con una stagione particolare. E non è escluso "che si vada incontro a un nuovo tipo di domanda". Intanto si decise che Aria di Festa, la manifestazione svoltasi a giugno a San Daniele (Udine), fosse rinviata, per la prima volta dalla sua nascita, nel 1985: "Abbiamo già pensato a come renderla speciale" edizione il prossimo anno", anticipa Cichetti.