Essendo l’Italia il più importante partner economico della Grecia nel tempo, si dice che il nostro Paese abbia solide basi per un percorso di crescita dinamico, a patto che sfrutti le opportunità sia nel settore energetico che in altri settori esportabili.
La forte crescita dell’economia greca nel 2022, superiore alla media dell’eurozona, e le previsioni del governo e della Commissione europea di una crescita rispettivamente del 2,3% e del 2,4% nel 2023, in attesa dell’ambitissimo investment grade, lasciano intravedere un barlume di speranza che l’economia greca possa finalmente tornare a un ritmo di normalità nonostante gli sviluppi politici ed economici internazionali.

Nel 2023, le relazioni commerciali greco italiane mostrano stabilità, ma anche una tendenza alla progressiva espansione, con l’Italia che sarà la principale destinazione di esportazione dei prodotti greci, tra le prime 100 destinazioni di esportazione da d ecenni. Secondo l’analisi più recente dell’Associazione Panellenica degli Esportatori e del Centro per la Ricerca e gli Studi
sull’Esportazione, basata sui dati ELSTAT, l’Italia è la prima destinazione per le esportazioni greche nel 2022, davanti a Germani a, Cipro, Turchia e Stati Uniti. In attesa dell’analisi per il 2023, tutti i dati indicano che l’Italia rimarrà la prima destinazione delle esportazioni greche per quest’anno e per molti altri ancora.

In questo contesto, la Camera ellenico italiana di Atene lavora da oltre 6 decenni per l’espansione della cooperazione economica e commerciale tra la Grecia e l’Italia, contribuendo alla realizzazione di nuovi investimenti, essendo il partner più
affidabil e delle aziende italiane che operano sul mercato greco e delle aziende greche che intendono espandersi sul mercato italiano. Oggi conta più di 1000 soci e, attraverso l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane, è presente in 50 Paesi del mondo. Tra le tappe fondamentali dell’attività della Camera elleni co italiana di Atene, il 2011 è stato l’anno in cui ha ideato e organizzato per la prima volta il programma “Esportare di più la Grecia verso 85 Camere bilaterali italiane in 65 Paesi”, che ha riscosso ad oggi un notevole successo,promuovendo i prodotti ” Made in Greece”, valorizzando ulteriormente l’estroversione
dell’imprenditoria greca.

Va notato che i prodotti petroliferi sono stati anche il principale prodotto di esportazione del Paese nel 2022, con un aumento del 60,5% rispetto al 2021. Il gas naturale è salito al 2° posto dalla 29° posizione che occupava nel 2021 a seguito dell’aument o del suo prezzo dovuto alla guerra in Ucraina, ma anche a causa della domanda, scalzando i prodotti farmaceutici al 3°
posto.
L’energia al centro dell’interesse italiano per gli investimenti in Grecia Da oltre un decennio si osserva un interesse italiano particolarmente forte per gli investimenti nel settore energetico in Grecia. Le aziende italiane attive, tra l’altro, nel settore energetico si sono posizionate strategicamente sulla mappa energetica de l Paese. Secondo quanto riferito, il governo italiano considera la costruzione dell’interconnettore EastMed un passo fondamentale nella strategia di sviluppo sostenibile dell’UE. Edison, insieme a DEPA, sta già lavorando per promuovere il gasdotto, mentre altri gruppi italiani, come Renco SpA , Sicilsaldo Nuova Ghizzoni, hanno espresso interesse a partecipare alla costruzione di EastMed.

Mentre Eni, Enel Green Power, Italgas, Snam, Terna e altri sembrano intenzionati a rafforzare la loro presenza nel Paese con investimenti in smart energy e fonti di energia rinnovabile, come grandi impianti fotovoltaici e parchi eolici offshore.
Con le relazioni greco italiane che si rafforzano in modo significativo con ulteriori investimenti nel settore energetico, la Grecia avrebbe una solida base per costruire un percorso di crescita dinamico, a patto che sfrutti le opportunità del settore ener getico in particolare, ma anche di altri settori economici esportabili.

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