ROMA -ECO- SUPEREURO: NUOVO RECORD A 1,3467- Ennesimo record per il supereuro. La
moneta unica europea, nei primissimi scambi della mattinata, ha toccato quota 1,3467 dollari, nuovo massimo storico dopo gli 1,3460 di venerdi’ scorso. 

Nel terzo trimestre +0,4%, ne risentono i risparmi. Risale l’inflazione

Nel terzo trimestre del 2019, la crescita del reddito delle famiglie si è tradotta in maggiore consumi, con un aumento della spesa dello 0,4% rispetto al secondo trimestre. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che ne consegue una “marginale” riduzione della propensione al risparmi, pari all’8,9% (-0,1 punti percentuali sul trimestre precedente). “Tale flessione – spiega l’Istituto di statistica – deriva da una crescita della spesa per consumi finali lievemente più sostenuta rispetto a quella registrata per il reddito disponibile lordo (+0,4% e +0,3% rispettivamente)”.
Il reddito disponibile delle famiglie, infatti, nel terzo trimestre del 2019 sale ancora (è in positivo dall’inizio dell’anno) ma la crescita congiunturale, pari allo 0,3%, perde vigore rispetto al trimestre precedente (+1,0%). Stesso discorso per il potere d’acquisto, che registra identici valori, “grazie alla dinamica nulla dell’inflazione”.

Nel terzo trimestre 2019 l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari all’1,8%, invariato sullo stesso trimestre del 2018, sottolinea l’Istat, aggiungendo che nei primi 9 mesi del 2019 il rapporto deficit-Pil è stato del 3,2%, in miglioramento sullo stesso periodo dell’anno prima (3,4%). Il dato è il più basso dal 2007. Sempre nel terzo trimestre, la pressione fiscale è stata pari al 40,3% -0,1 punti percentuali sullo stesso periodo del 2018. Il dato cumulato dei primi nove mesi è pari al 39,2% del Pil, il valore più alto dal 2015.

La spesa per interessi passivi, quelli pagati sul debito, scende nel terzo trimestre del 2019 a 15 miliardi e 199 milioni, da 16 miliardi e 86 milioni dello stesso periodo del 2018, con un risparmio quindi di quasi 900 milioni, precisamente 887 milioni di euro.

L’Inflazione, il tasso annuo di crescita dei prezzi, a dicembre risale, risultando pari allo 0,5%. Lo rileva l’Istat nelle stime preliminari, ricordando che a novembre ci si era fermati allo 0,2%. Più che un raddoppio quindi, ma l’Istituto di statistica avverte come il rialzo sia dovuto “principalmente” all’accelerazione dei prezzi dei carburanti, “componete – rimarca l’Istat – molto volatile del paniere”.

Il tasso d’inflazione per il 2019 si attesta allo 0,6%, un valore dimezzato rispetto a quello del 2018 (+1,2%). Un dato che, sottolinea lo stesso Istituto di statistica, conferma “la debolezza” mostrata dall’indice nel corso dell’intero anno.

A dicembre il cosiddetto ‘carrello della spesa’, segna su base annua una crescita dello 0,8%, in accelerazione rispetto allo 0,5% di novembre.

(ANSA)

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