*L’articolo  del Presidente della Camera di Commercio Italo-Ellenica di Atene Cav. Ioannis Tsamichas  pubblicato nell’edizione speciale del quotidiano NAFTEMBORIKI “Hellenic Economy and Entrepreneurship” – Novembre 2022

Si rafforzano le relazioni italo-greche, trasformando la Grecia in uno snodo energetico nello scenario mondiale.
del  Cav. Avv. Ioannis Tsamichas.

La Grecia e l’Italia sono da sempre interconnesse grazie a solidi legami storici, culturali ed economici, nonostante la storia recente abbia messo i due paesi l’uno contro l’altro durante la seconda guerra mondiale. L’interruzione di tali stretti legami nel periodo bellico è stata superata in tempi relativamente brevi e la Grecia e l’Italia si sono riprese sviluppando ulteriormente i reciproci legami commerciali.
L’Italia come principale destinazione dell’export di prodotti greci.
Oggi i rapporti d’affari Italo-Greci sono particolarmente stretti e l’Italia costituisce il principale mercato di esportazione dei prodotti greci, confermandosi, ormai da molti anni, quale principale destinazione dell’export di prodotti ellenici tra 100 diversi mercati stranieri. Un’analisi dell’Associazione Panellenica degli Esportatori (PEA) e del Centro di Ricerca e Studi sull’Export (KEEM), basata sui dati provvisori diffusi dall’ente statistico nazionale ellenico ELSTAT, conferma che l’Italia continua a essere la destinazione più importante per le esportazioni greche anche nella prima metà del 2022, mentre la Germania rimane al 2° posto, seguita dalla Bulgaria, risalita a sua volta dalla 6a alla 3a posizione grazie al forte aumento dell’export di prodotti greci (85,5%) nel primo semestre del 2022, con Cipro attestata al 4° posto e gli USA a completare le prime cinque posizioni.
Secondo l’analisi condotta da PEA e KEEM, i prodotti petroliferi costituiscono, nella prima metà del 2022, la principale voce di esportazione del Paese, con un aumento del 78,5% rispetto al primo semestre del 2021, mentre le esportazioni di gas naturale sono salite al 4° posto, quale conseguenza della guerra Russia-Ucraina. Al 2° posto si collocano i prodotti farmaceutici, con una flessione del 17,1%, i prodotti in alluminio si confermano nella 3a posizione con un incremento del 49,7%, mentre al 5° posto troviamo i tubi di ogni tipo, che completano il quadro complessivo dei principali prodotti esportati dal Paese.
Notevole interesse degli investitori italiani per il settore energetico in Grecia.
La Grecia, nel contesto della guerra in Ucraina e della crisi energetica che si è delineata, sta emergendo come snodo energetico di importanza decisiva tanto per il raggiungimento dell’obiettivo europeo net zero entro il 2050, quanto per lo sganciamento dell’Europa dalla dipendenza dal gas russo. Già nell’ultimo decennio il settore energetico in Grecia, in particolare nel campo delle fonti energetiche verdi e rinnovabili, come i grandi impianti fotovoltaici e gli impianti eolici offshore, ha attirato l’interesse di aziende leader in Italia. Imprese italiane attive, tra l’altro, nel settore dell’energia sono strategicamente posizionate nello scenario energetico del Paese, Edison, Enel Green Power, Eni, Snam, Terna sembrano addirittura puntare a rafforzare ulteriormente la propria presenza in Grecia.
La Grecia come snodo energetico del Mediterraneo orientale, grazie al ruolo di punta di EastMed.
L’invasione russa dell’Ucraina ha riportato alla ribalta il gasdotto EastMed, in quanto si prevede che tale interconnettore garantirà il collegamento dei giacimenti di gas del Mediterraneo orientale, attraverso Cipro, la Grecia e il Gasdotto POSEIDON con l’Europa continentale, garantendo l’accesso al giacimento del Leviathan, il 2° giacimento più grande della regione, e rafforzando così in modo significativo la sicurezza dell’approvvigionamento dell’UE tramite la diversificazione tanto delle fonti, quanto delle rotte utilizzate. Tale gasdotto, lungo 1.900 km, segue un percorso sottomarino da Israele a Cipro, quindi raggiunge il litorale di Creta e attraverso il Peloponneso e la Grecia occidentale arriva fino alle coste della Tesprozia e dell’Italia tramite il gasdotto IGI POSEIDON,  DEPA e l’italiana Edison stanno lavorando febbrilmente per promuovere il progetto, e gruppi come la RENCO, Sicilsaldo – Nuova Ghizzoni, Saipem, Bonatti e altri ancora mostrano grande interesse a partecipare ai lavori di costruzione. Nel frattempo, si ritiene che anche il governo italiano consideri EastMed un passaggio cruciale nel processo di abbandono del gas russo.
Il Ministero dell’Ambiente e dell’Energia ha già emesso, a metà maggio, il proprio parere positivo circa la realizzazione del gasdotto EastMed – investimento a cui il Parlamento greco aveva attribuito lo status di Opera di Importanza Nazionale e Interesse Pubblico nel maggio 2020 – specificando i vincoli ambientali del progetto.
Grazie alle relazioni italo-greche che si rafforzano in modo significativo con ulteriori investimenti nel settore energetico, la Grecia si sta affermando come importante snodo energetico nel Mediterraneo orientale. Essa gioca inoltre un ruolo chiave nel percorso di liberazione dalla dipendenza dal gas russo e nello sforzo di raggiungere l’obiettivo net zero entro il 2050, contribuendo in via determinante alla sicurezza energetica e dunque a un modello di sviluppo economico il più equilibrato possibile.
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