Italia esporta meno di quanto importa

Bilancia commerciale in chiaroscuro per i formaggi nostrani che vedono, tra gennaio e ottobre 2019, crescere l’importazione di comparto di 454.805 tonnellate contro un export italiano di 379.346 tonnellate. Il dato, rilevato e aggiornato da Istat al 17 gennaio 2020, è evidenziato in occasione di “Formaticum”, mostra mercato sulle rarità casearie italiane.

Dalle analisi ufficializzate emerge – sostengono gli esperti – che l’Italia, nonostante la ricca tradizione lattiero-casearia, esporta di meno di quanto importa. A livello di Unione europea si piazza invece al terzo posto come produttore con 1,3 milioni di tonnellate, 13% del totale Ue.

La Germania è prima tra gli Stati membri dell’Ue (2,2 milioni di tonnellate, 22% del totale dell’Ue), seguita al secondo posto dalla Francia (1,9 milioni di tonnellate, 19% del totale dell’Ue).Dal punto di vista dei consumi è segnalata da Onaf Roma (Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi e produttori), curatrice dei seminari della rassegna capitolina, una perdita di terreno tra i giovani: secondo un sondaggio realizzato tra ragazzi e ragazze della fascia 14-20 anni, il 57% considera che i lattiero caseari fanno male alla salute perchè ipercalorici. La kermesse, incentrata sul consumo e sul potere d’acquisto che ha il consumatore ogni volta che sceglie un formaggio, premierà le migliori 15 botteghe romane del gusto per la valorizzazione dei prodotti caseari sulla piazza romana.

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