La fusione tra la casa automobilistica italo-americana e quella francese punta a creare un player competitivo sui mercati maturi e aggressivo su quelli nuovi, come la Cina. Ecco le auto che verranno

Il matrimonio tra il gruppo Fca e Psa va al di là dell’intento di creare uno schieramento con solide basi tanto in nord America, grazie al gruppo italo-americano, quanto in Europa, grazie a quello franco-tedesco. Infatti, si pone anche l’obiettivo di essere competitivo sul mercato cinese.
Quest’ultimo è il più importante del mondo, poiché nel 2018 ha fatto registrare 28 milioni di immatricolazioni. Si tratta di un quantitativo enorme, ma al quale sia Fca sia Psa hanno contribuito ognuna con una quota inferiore all’1 per cento.

Una piattaforma per le elettriche medie
E pensando all’accelerazione, incentivata anche dal Governo cinese, che sta prendendo l’auto elettrica da quelle parti torna, oggi, d’attualità la realizzazione di una super-architettura ventilata come base di partenza del fallito fidanzamento della primavera scorsa tra i due gruppi. Una piattaforma modulare destinata a vetture elettriche di taglia media e robusta. Insomma, una componente simile alla Meb del gruppo Volkswagen che, correndo un po’ con la fantasia, proprio come quella tedesca comprata «chiavi in mano» da Ford potrebbe essere resa disponibile anche ad altri costruttori, facendo recuperare parte degli elevati costi di progettazione, sviluppo e industrializzazione.

Già ora, però, il matrimonio fra i due gruppi automobilistici delinea un programma di elettrificazione su larga scala in tempi brevi, sebbene non da intendere dall’oggi al domani. Infatti, in casa Psa sono già disponibili due architetture multi-energia, la Cmp e la Emp2, oltre a un powertrain elettrico per vetture compatte e a un sistema propulsivo ibrido plug-in per quelle di taglia più grossa che, dal canto suo, può originare anche modelli a trazione integrale.

Una seconda vita alla Lancia?
Ecco, allora, che la piattaforma Cmp e il powertrain elettrico potrebbero anche servire a dare una seconda vita a Lancia che, nonostante il datato monomodello Ypsilon, forse non vale pena di mandare in pensione poiché totalizza vendite superiori a quelle dell’Alfa Romeo. Lo stesso modulo, poi, potrebbe sostenere anche la vettura che sarà estrapolata dalla concept Fiat Centoventi. Dal canto suo, l’architettura Emp2 con il powertrain ibrido plug-in potrebbe sostenere I futuri suv come Jeep Cherokee, Renegade e Compass, nonché dell’annunciata Alfa Romeo Tonale. Proprio il marchio del Biscione ha annunciato una nuova suv compatta, realizzata molto probabilmente sulla piattaforma CMP di Psa. La stessa architettura darà vita all’erede della Fiat Punto, Passando a Maserati confermate una nuova supercar elettrificata, le nuove Granturismo e GranCabrio oltre ad un D Suv.

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Rinnovare la city car
Invece, in casa Fca l’imminente lancio della Fiat 500 elettrica, estrapolata da quella già prodotta e venduta in nord America, può fare pensare che parte di quanto celano le sue vesti potrebbe servire a Psa per rinnovare la famiglia delle sue citycar. Fca può mettere sul piatto anche l’accordo raggiunto con Zf per la fornitura, che però l’azienda tedesca non può effettuare prima del 2021, del cambio automatico a otto marce adatto a tensioni sia di 48 V sia di alto voltaggio.

Questo cambio integra un’unità elettrica di nuova concezione, che può sviluppare potenze da 32 a 215 cv, insieme all’elettronica di potenza e a tutte le componenti accessorie delle reti elettriche ed elettroniche. Insomma, questa tecnologia è integrabile senza complicazioni anche in architetture già esistenti. Per esempio, il pianale Giorgio della Giulia e dello Stelvio e dell’ormai annunciato suv Maserati «Levantina», ma anche della francese Emp2.

I veicoli commerciali
Ma non è tutto. Nello scenario rientra anche il settore dei veicoli commerciali nel quale Fca e Psa sono già legate da molto tempo attraverso la Sevel in Val di Sangro, che produce modelli dei brand Citroen, Fiat e Peugeot basati sulla medesima architettura. Infatti, Psa ha annunciato che entro il 2021 nelle famiglie dei veicoli commerciali di tutti i suoi brand ci saranno proposte full-electric. A questo punto difficile pensare che non ci saranno anche nello schieramento di Fiat Professional.

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