Aveva 93 anni. Ricopriva il ruolo di presidente onorario dell’impresa dolciaria, nata dal laboratorio di pasticceria del padre Ermete e poi diventata una delle più importanti a livello nazionale
Lutto per la scomparsa di Mario Galbusera, fondatore dell’omonimo biscottificio di Cosio Valtellino, di cui è stato alla guida per oltre 60 anni. Si è spento lunedì sera. Avrebbe compiuto 94 anni a giugno. Presidente onorario della Galbusera Spa, sino all’ultimo non aveva fatto mancare la sua presenza in azienda, in particolare nello stabilimento valtellinese di Cosio Valtellino. Aveva intuito fin da ragazzino l’importanza della produzione artigianale di biscotti ed era stato capace di trasformare la sua passione in un’azienda, poi diventata un colosso nazionale del settore dolciario, tanto da comprendere anche il noto marchio «Le tre Marie».
Mario Galbusera aveva iniziato con il padre Ermete in un laboratorio attiguo a un caffè pasticceria di Morbegno, in Valtellina. Dopo gli studi da ragioniere e un breve periodo alla Bocconi di Milano, con il fratello Enea si era dedicato all’attività di famiglia facendola diventare, in pochi anni, uno dei marchi tra i più noti nel panorama nazionale. Nel 2002 aveva ricevuto il titolo di Cavaliere del Lavoro. Innovativo, precursore dei tempi, sotto la sua guida erano nate le nuove linee produttive salutistiche e le note campagne pubblicitarie.
Amatissimo il personaggio del «Mago G», parrucca bionda e colorato cappello a cilindro, protagonista di una serie di spot degli anni Ottanta con Ilary Blasi bambina. Nella gestione dell’impresa, dopo la morte del fratello Enea, Mario era stato gradualmente affiancato dai figli Paolo e Lorenzo e dai nipoti. La figlia Cristina è stata presidente di Confindustria Lecco- Sondrio.
La morte di Mario Galbusera segue di pochi mesi la scomparsa di un altro grande imprenditore valtellinese, Egidio Tarantola Peloni, patron dell’amaro Braulio, altro storico prodotto conosciuto in tutta la penisola.
