PARMA – Alimentazione, alimentazione e tutela dell'ambiente sono i temi con cui si apre Parma 2020, l'anno che celebra la città emiliana come capitale italiana della cultura. Il primo evento che ha caratterizzato l'anno è stato infatti il taglio del nastro della mostra "Noi, il cibo, il nostro pianeta: alimentiamo un futuro sostenibile", mostra promossa da Fondazione Barilla.
Un campione, spiegano gli organizzatori, che è arrivato come obiettivo per far nascere in tutte, giovani generazioni e non, un senso di cittadinanza attiva e una consapevolezza crescente che porta a una maturazione dei nostri sistemi agroalimentari. Sensibilizzare le conscienze, mettingo al centro una corretta educazione, alimentare e ambientale, per dar vita a un vero cambiamento.
Visitabile gratuitamente fino al 13 aprile, lo spettacolo è concepito come un tour immersivo, suddiviso in più parti. Il primo, negli spazi della Galleria San Ludovico, rappresenta un 'viaggio virtuale' che mette in luce i paradossi globali del sistema alimentare. La seconda, sotto i Portici del Grano, è dedicata alle foto del National Geographic Italia dei mille volti della cultura del cibo nel mondo. La terza è formata da percorsi di approfondimento riservati ai ragazzi e alle scuole.
"C'è un'emergenza che è sotto gli occhi di tutti, il nostro modello di vita non è sostenibile - ha spiegato Riccardo Valentini, membro del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, Premio Nobel per la Pace 2007 - Migliaia di ragazzi si aspetta a noi adulti, ai politici ea chiunque ne abbia la capacità, di fare qualcosa di concreto. Esiste un concreto rischio di estinzione di specie animali e vegetali, allo stesso tempo le emissioni di gas serra sono quasi raddoppiate rispetto al 1980, portando ad un aumento della temperatura di circa 0,8 gradi centigradi rispetto all'inizio del secolo. I cambiamenti climatici che colpiscono le nostre colture, che causano incendi, inondazioni o anche altre catastrofi ambientali sono causati in gran parte dal modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo il cibo. (ANSA).
