Nuove tecnologie al servizio della produzione artigianale

CAGLIARI – Rendere efficiente e sostenibile la produzione artigianale del pane carasau, sfruttando le nuove tecnologie informatiche ed elettroniche di Industry 4.0: è l'obiettivo del progetto Iapc, acronimo che sta per “Ingegnerizzazione e automazione del processo produttivo tradizionale del pane carasau” media l 'utilizzo di tecnologie Iot", che coinvolge i ricercatori di quattro dipartimenti dell'Università di Cagliari.

 

L'idea alla base dell'iniziativa coordinata da Alessandro Fanti, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, è quella di integrare le innovazioni prodotte dalla comunità scientifica con le conoscenze e le competenze della realtà produttiva regionale senza perdere l'artigianalità del prodotto.

“Più nel dettaglio – spiega il professor Fanti, responsabile scientifico del progetto – puntiamo a riprogettare la produzione del pane carasau dalla caratterizzazione chimica degli ingredienti al delicato processo di cottura, tutte le tecniche di confezionamento e tutta la gestione e conservazione in il magazzino. Il progetto proporrà inoltre l'utilizzo di accurati modelli matematici e metodologie di calcolo che consentiranno la riduzione del consumo energetico per unità di prodotto e dei relativi costi. Non solista. "Inserendo nei processi di produzione del pane carasau nuove tecniche di gestione e tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) e Internet of Things (Iot), con particolare riguardo ai sistemi di tracciamento ottico e a radiofrequenza - sottolinea il ricercatore - continuiamo ad ottenere una caraterazione più accurata della filiera produttiva dalle materie prima ai semilavorati, garantendo così una maggiore qualità del prodotto finale”.

Il progetto ha una durata di 36 mesi ed è finanziato dalla Mise sul Fondo per la crescita sostenibile "Agrifoof Pon I&C 2014-2020" con un importo di quasi 5 mln, di cui 2 mln di pertinenza dell'Università di Cagliari.