"Il senso estetico, l'idea e le competenze sono gli ingredienti che consentono a tutte le aziende made in Italy di affermarsi nel mondo". Ed è una fortuna, spiega Marco Vaccari, presidente della sezione marmo ed estrastive di Confindustria Vicenza, "perché vista la situazione che c'è in Italia, almeno all'estero siamo ricercati". Vaccari rappresenta una cinquantina di cinquantina, tra quelle che l'azienda vice di passaggio per la costruzione stradale e l'edilizia e quelle del marmo, che comprende tutta la fiiera: dall'estrazione che occupa di Chiampo, Asiago, dei Colli Berici "Negli ultimi anni a livello nazionale", spiega Vaccari, "si è registrato un aumento della demanda di materiali alternativi sintetici, che sono simentura più economici e imitano l'aspetto del marmo, ma non hanno le stesse caratteristiche". È difficile recuperare la percezione della qualità del prodotto italiano, perché le persone sono abituate ad altri materiali e devono sperimentare prima di rendere conto della differenza. Ad esempio, in piscina, la pietra naturale assorbe di più e asciuga prima sinteticamente, quindi è meno scivolosa. "Per fortuna la situazione all'estero è diversa". Dall'Europa agli Stati Uniti fino al Medio Oriente cè molto lavoro per le impres vicentine "infatti vedo i miei colleges viaggiare molto", ha ammesso l'imprenditore. Che aggiunge: "A farsi apprezzare non è solo la competenza nel lavorare e nell'integrare la materia, ma anche la capacità di entrare lontano nei progetti, di posizionare il prodotto, di proporre soluzioni. È quello, a ben vedere, che caratterizzazione il made in Italy, è ciò che ci rappresenta", sottolinea Vaccari.
Ad essere richiesto anche dagli studi internazionali di architettura non è solo il prodotto, la lastra con determinate caratteristiche, ma la soluzione finale, l'idea e la competenza che integrano nel progetto, il senso estetico che poi è “impronta” del saper fare Italiano. “Anche le aziende vicentinesi hanno sempre avuto la capacità di produrre un certo tipo di arredo che non si trova all'estero: chiedono pareri sui loro progetti, si fidano delle nostre idee”, sottolinea Vaccari, ricordando che il suo vicepresidente, nella sezione marmo ed estrattiva di Confindustria, è proprio un architetto. Non è un caso se Marmomac, anche in questa edizione, ha voluto dedicare numerose iniziative ad architetti e designer, dal corso "Designing with Natural Stone" alla Marmomac Academy che quest'anno punta molto sul mondo degli arredatori d'interni con un progetto educational specificatamente rivolto agli interior designer, dal titolo "Meet The Inspiration". Complessivamente, secondo i dati della Camera di Commercio, sono circa 260 le aziende in provincia di Vicenza attive nel taglio, modellazione e finitura delle pietre contro le 280 di 10 anni fa (76 ancora censite in tutta la Valle del Chiampo). La concorrenza nei mercati esteri si fa sentire e viene affrontata anche con investimenti. È il caso di Margraf che, negli ultimi 10 anni, ha investito 50 milioni di euro tra macchine e fabbriche. Fondata nel 1906 da Gaetano Marzotto, l'azienda conta 7 aziende in Italia e all'estero, impiega 142 dipendenti e realizza un fatturato annuo di 50 milioni con un export della 90%.