Maker Faire, si parte. E’ giunta alla settima edizione, la manifestazione dedicata alla tecnologia ed all’innovazione, organizzata dalla Camera di Commercio di Roma e da Innova Camera, che si terrà dal 18 al 20 ottobre alla Nuova Fiera di Roma. Economia circolare, robotica, intelligenza artificiale, spazio e tecnologia dell’arte sono solo alcune delle tematiche di questa nuova edizione. L’evento, di cui Il Messaggero è media partner e che seguirà tutti i 3 giorni della manifestazione è stato presentato al Tempio di Adriano, alla presenza di Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio che per primo ha preso la parola: «La Camera di Commercio è la casa delle 500 mila imprese che lavorano nella nostra provincia, lo ricordiamo perché non sono anni facili per gli imprenditori, ed uno dei temi che li ha messi in difficoltà è proprio la tecnologia, che corre sempre molto velocemente. Per questo – ha detto Tagliavanti – sette anni fa abbiamo ideato Maker Faire. Roma viene sempre percepita come la città della burocrazia, e noi combattiamo contro questi stereotipi, ma a Roma ci sono oltre 1000 startup innovative, circa il 9,7% del dato nazionale, quindi l’innovazione è centrale. Con Maker Faire vogliamo fare una fotografia sullo stato dell’innovazione. Nella prima edizione vennero solo gli smanettoni delle stampanti 3D, poi conquistammo gli studenti della Sapienza, a cui è seguita la conquista del mondo delle imprese. E quest’anno abbiamo aperto anche agli artisti che usano la nuova tecnologia, siamo Roma e quindi l’arte è importante».
Sette padiglioni alla nuova Fiera di Roma, in un’area espositiva di oltre 100 mila mq, in cui saranno presenti, giovani impresi, enti istituzionali, università, per oltre mille progetti che vengono da 40 paesi del mondo che in questi sette anni hanno fatto di Maker Faire il più importante evento europeo e tra i più importanti a livello globale, come conferma anche Luciano Mocci, presidente di Innova Camera, azienda speciale della Camera di Commercio: «Maker Faire è la più importante manifestazione europea sui maker, e la seconda dopo quella di San Francisco, ormai è un evento planetario, visto che ci sono 40 maker faire in altrettanti città nel mondo. Si rivolge anche alle famiglie, ai giovani, lo scorso anno c’erano 27 mila studenti provenienti da tutta Italia. Sulle 1046 startup nate a Roma, il 17% è formato da giovani, il 14% sono imprese al femminile ed il 31% straniere».
Per Massimo Banzi, curatore di Maker Faire 2019 «è impressionante essere al settimo anno, siamo nella città più importante in Europa per questa manifestazione. La cosa importante è portare le persone davanti ad esempi positivi che facciano venir voglia di fare impresa, fare qualcosa e di avere degli sbocchi. Una delle ragioni della longevità è che cerchiamo di anticipare cosa accade intorno a noi, per esempio verrà una fisica di Microsoft che si occupa di computer quantistici e fa vestiti. Cerchiamo di far emergere giovani donne, come quella che viene dal Ghana e si occupa di robotica, le comunità di maker si incrociano e si scambiano collaborazioni. qui a Roma c’è tanta Europa, è un segnale geopolitico perché da soli invece siamo spazzati via».
Tra le tematiche nuove di questa edizione, nell’ambito dell’economia circolare è che Maker Faire diventa plastic e carbon free, con tanti progetti che coniugano impresa,manifattura, innovazione e sostenibilità nel rispetto dell’ambiente, tema a cui da sempre la manifestazione è molto attenta.
Tra i vari enti ed imprese presenti anche Eni. «Per noi è un appuntamento dove presentare le nostre migliori tecnologie e strategia dell’azienda. Lo scorso anno abbiamo parlato di economia circolare, quest’anno parliamo di decarbonizzazione, abbiamo sviluppato insieme ad atenei e imprese, 4 tecnologie ed app che presenteremo ai visitatori e poi ci saranno anche molte imprese di intrattenimento», ha spiegato, Vincenzo Michetti – Ricerca di Eni.
Maker Faire e la sosteniblità ambientale
Stavolta Maker Faire, diventa ancora più green, compiendo un ulteriore passo in avanti per rendere la sostenibilità un tema concreto e non solo un’idea. L’edizione 2019 sarà la prima fiera italiana ad adottare un approccio carbon neutral, oltre che plastic free. Ciò si traduce nella compensazione di tutte le emissioni di gas serra generate nei giorni di apertura attraverso la piantumazione del bosco Maker Faire, realizzato grazie alla collaborazione con la start up zeroCO2, che opera in Italia e Guatemala. E per offrire un altro buon esempio alle migliaia di visitatori, tra cui studenti provenienti da tutta Italia, sarà utilizzata unicamente energia certificata prodotta da fonte rinnovabile. Tutto il materiale usato per food&beverage sarà integralmente biodegradabile e compostabile certificato ed i visitatori saranno invitati a partecipare attivamente.
Maker Faire diventa arte
Novità importante è l’applicazione della tecnologia all’arte, vista la vocazione di Roma. Si Chiama MakerArt, una successione di installazioni interattive, intelligenza artificiale, robotica, sound art, videoart, lungo il percorso della manifestazione, pensate per coinvolgere il pubblico e rappresentare i tanti e diversi modi di interpretare la cultura dell’innovazione tecnologica. E per gli artisti che saranno presenti a Maker Faire, la possibilità di collaborare con le aziende del settore tecnologico, in un mix di arte e hi-tech.
Tra gli esempi di collaborazione tra Maker Faire Rome ed il mondo dell’arte, la performance di Alex Braga artista concettuale, che ha curato la direzione artistica di Evolutional, il primo festival italiano di musica e intelligenza artificiale (il 19 ottobre nella suggestiva location di Video Città) prodotto da Maker Faire.
Lo Sport in fiera
Altra novità 2019, il padiglione dedicato all’attività sportiva, sia agonistica che amatoriale. Sportech si svilupperà sui 300 metri quadri del padiglione 6 e consentirà di osservare l’impatto delle innovazioni sui materiali, applicati alle prestazioni sportive.
Robotica e Intelligenza artificiale
Uno dei cavalli di battaglia di Maker Faire. Si è passati dai 400mq nel 2017 agli oltre mille del 2018, con tanti prototipi e conference dedicate agli argomenti. Nella prossima edizione ci saranno oltre 70 progetti contenuti in un intero padiglione, impreziositi dalla collaborazione con l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti, che raccoglie tutte le eccellenze italiane nella ricerca e nella industria del settore.
Eni a Maker Faire
Quest’anno la collaborazione di Eni sarà focalizzata sui progetti innovativi che l’azienda sta sperimentando per produrre energia attraverso l’acqua, anche in ottica di economia circolare. All’interno del padiglione 3 della Fiera, Eni avrà a disposizione uno spazio di oltre 600 mq, per raccontare l’impegno dell’azienda sui temi della Ricerca e Innovazione, attraverso l’esposizione delle quattro principali tecnologie adottate da Eni per sfruttare la più grande fonte di energia rinnovabile, il mare. Solo per citarne una. ISWEC, la “Culla dell’Energia”, tecnologia italiana in grado di trasformare le onde in energia economicamente ed ambientalmente sostenibile.
Area Kids & Education
Non manca di certo l’attenzione verso i più piccoli, a cui la fiera dedica uno spazio di 10mila mq dove i giovani aspiranti maker, dai 4 ai 15 anni, potranno giocare ed imparare grazie a tantissime attività didattiche e laboratori per sperimentare in prima persona le tecnologie. Da segnalare la possibilità di compiere un “viaggio” sulla Luna, per celebrare i 50 anni dello sbarco sul nostro satellite, oltre a un inedito laboratorio di visual coding alla conquista dello spazio, e la Realtà aumentata, in cui sarà possibile costruire una colonia spaziale virtuale. Interessante ancheMission To Moon, in cui si potrà rivivere l’emozione delle missioni spaziali, programmando dei rover robotici che si muoveranno sulla superficie lunare.
FONTE: https://www.ilmessaggero.it/italia/maker_faire_2019_settima_edizione-4769660.html