#inTendenza // L'analisi dell'Osservatorio Immagino 2019 segnala il rapido vecchione di quelli che sergiiano, fino a poco tempo fa, irrinunciabili. Cala il “senza” “cresce il “ricco di”, ma vince sempre il made in Italy
"Vieni io trend anche io pretendo di avere un loro ciclo di vita alcuni sono in una fase di maturità, altri in declino, altri ancora si presentano per la prima volta". Così Marco Cuppini, direttore ricerca e comunicazione di GS1 Italia, racconta nellOsservatorio Immagino 2019 e aggiunge: "'Senza coloranti' e 'senza conservanti' ora stanno diminuendo la loro presenza sulle confezioni dei prodotti, forse perché sono dati in sconto dal consumatore, altri sono in fase di crescita, come 'bio', ' integrale' o 'senza' zuccheri aggiunti'. Tra quelli emergenti, da tenere d'occhio: 'senza antibiotici', 'aromatizzato', 'rustico', 'non fritto'".
L'Osservatorio, alla sua quinta edizione, è realizzato su una base di 100.093 prodotti del largo consumo nato dal confronto tra i prodotti della banca dati Immagino a dicembre 2018 prodotti in vendita nella grande distribuzione ei rivelato da Nielsen. Quindi, guardando tutte le etichette, si può capire quali discorsi di marca sono più in voga e quali sono più apprezzati, avverte Cuppini: “Un uso eccessivo e proliferazione indiscriminata di claim tutti ugualRischio di creare confusione, di non essere riconoscibili, di far perdere distintivita? ai prodotti e di minare quel delicato rapporto di fiducia che ogni marchio deve instaurare col consumatore”. In sintesi, ok l'etichetta e l'attenzione che oggi i clienti rivolgono ad essa ma non esageriamo, ancora una volta meglio privilegiare trasparenza e semplicitare e puntare agli elementi che rido unico quel determinato prodotto.
Ma vediamo, nel mondo del cibo, alcune tendenze che sembrano avere la meglio.
L'italianità in etichetta piace a lot, tanto è vero che la bandiera italiana è il visual più utilizzato (oltre 10.000 prodotti la riportano) ma il primo posto nel cuore degli italiani lo conquista il 100% italiano, mentre “prodotto in Italia” piace ma risulta in descena rispetto alla precedente. Non mancano le specificità regionali e chi se la cava meglio in questo senso è il Trentino, premiato con un aumento delle vendite, seguito dalla Sicilia che, a sua volta, vede un miglioramento dei dati di vendita e terza Emilia-Romagna, forte su vini e salumi , che però non vede aumentare significativi nel 2018, fate salve le piadine che risultano tra i mercati piu? in crescita. Incremento importante per la Calabria (+30.1% di fatturato nel 2018), che viene spesa principalmente per amari, verdure surgelate e tonno.
Il mondo “senza” dopo growcite importante, si ferma. Di facto alcuni claim sono vecchiati, come il classico “senza conservantii”, e anche “pochi grassi” non è più tanto in voga, cresciuto “senza olio di palma” per ovvie ragioni, mentre in tendenza oggi sono reduzioni o azzeramento de zuccheri e il “senza additivi”. Anche il glutammato piace sempre meno e così, quando non c'è, le vendite migliorano (+4.2%). Da tenere d'occhio, secondo l'Osservatorio, il "senza antibiotici" che probabilmente darà soddisfazioni nel 2019.
Dal senza al più: io “ricco di”: sono 64.800 i prodotti con questa dicitura in etichetta analizati da Immagino, tipici sono quelli “con vitamine”, “richo di fibre”, “con Omega 3”, “integrale”, “richo di ferro”, “fonte di calcio” . La fibra è protagonista, anche nella versione “integrale”, mentre “calcio” e “vitamina” perdono parte del loro appeal e delle etichette. Il futuro? La parola chiave sarà “probiotici”.
Per le etichette "Stile di vita” quelle cioèse distinguendo un particolare regime alimentare come “vegan”, “halal”, “kosher”, “biologico”, l'halal cresce a doppia cifra ma in termini di offerta aumenta in Kosher. Da tenere d'occhio? "Agricoltura sostenibile".
I Valori prendono posto in etichetta ei temi della CSR hanno spesso la forma di certificazioni, Immagino ha rilevato FSC (Forest Stewardship Council), Ecolabel, Pulizia sostenibile, Fairtrade, Friend of the sea, UTZ, Ecocert, Cruelty free, Dolphin safe, MSC (Marine Stewardship Council) in totale circa 7.000 prodotti. FSC continua a crescere, mentre rallenta Pulizia sostenibile, risultati ottimali anche per FSC.
Ingrediente "alla moda" 2018 è stata la mandorla, ma anche avena, curcuma e zenzero se la cavano alla grande. Piacciono sempre di più i semi, in particolare quelli di lino, mentre segna il passo il kamut. Chi promette faville sono matcha e cocco.
La consistenza è spesso narrata in etichetta, aggettivi come cremoso, croccante, ruvido, ripieno non mancano. A vincere senza vedere e senza ma è “croccante”, piace anche “sottile”, mentre a segnare il passo è “soffice”. Fanno capolino invece “speziato” e “aromatizzato”.
*direttore Marcatura e Gdoweek
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