Secondo la stima di Camera Moda, la moda italiana nel 2022 supererà i 92 miliardi di euro di fatturato e i 75 miliardi di export, rispetto al 2019. Partenza brillante nei primi due mesi resta l'incognita: Russia-Ucraina guerra, incremento dei costi di produzione e lockdown in Cina

di Marta Casadei-Il Sole 24 ore

io punti chiave

  • La moda italiana e i settori correlati supereranno i 92 miliardi di ricavi, +2,5% nel 2019
  • Il driver è l'export (+11% nel 2021) che toccherà i 75,4 miliardi
  • Dal 17 al 21 giugno a Milano si è svolta la sfilata uomo con 66 eventi di cui 61 presenti

A fine 2022 la moda italiana supererà i livelli pre-Covid: con i settori annessi (occhialeria, gioielleria) raggiungerà una quota di 92 miliardi di euro di ricavi, dai 10,51 TP2T del 2021 e dai 2,51 TP2T del 2019. Merito, sopra in tutto, di export, che supererà i 75,4 miliardi di euro (+11% nel 2021) contro i 71,5 miliardi del 2019. Tra i mercati di destinazione più dinamici nel 2021 ci sono la Cina (+42,1%), gli Stati Uniti (+39,7%) e la Francia ( +22%).

A mettere nero su bianco il quadro di repressa sono i Fashion economic trends di Camera nazionale della moda italiana, snocciolati dal presidente Carlo Capasa in occasione della presentazione della settimana della moda uomo, a Milano dal 17 al 21 giugno 2022, con le collezioni per la primavera 2023.

"La moda italiana, nonostante il periodo di forte stress dovuto alla situazione internazionale, sta reagendo bene e sta andando meglio di quanto ci aspettassimo. Sono saliti anche l'import, a testimonianza dell'aumento dei consumi interni, e il saldo con l'estero. Per il 2022 siamo positivi e insieme realisti: molto dipende da quello che succederà nel mondo", afferma Capasa.

Partenza brillante ma molte incognite all'orizzonte

L'inizio del 2022, infatti, è stato molto promettente: nei primi due mesi, rispetto allo stesso periodo del 2021, il fatturato è cresciuto di 251 TP2T e l'export ha segnato un +23 per cento. Poi è arrivata l'vasione dell'Ucraina da parte della Russia, il 24 febbraio e l'export verso Mosca ne ha subito risentito: a marzo 2022 è calato del 50% rispetto allo stesso mese 2021.

Dai costi ai pagamenti bloccati: richieste d'aiuto al governo

Tra le richieste di aiuto del governo da parte delle aziende di moda c'è anche quella di semplificare la procedura per riscuotere i pagamenti dalla Russia per prodotti il cui costo è inferiore a 300 euro o acquistati prima dell'entrata in vigore delle sanzioni, ma non ancora saldati: "Attualmente sono blockcati e questo sta mettendo in difficita molte Pmi", dice Capasa. Il presidente dell'Ice-Agenzia Carlo Ferro, invece, ha annunciato lo stanziamento (insieme al Ministero degli Affari Esteri) di 15 milioni di euro per le aziende con molta esposizione in Russia e Ucraina. Cè poi il tema dei lockdown in Cina, un altro nodo da sciogliere per capire se il settore potrà rispettare le previsioni di crescita.

La moda uomo torna in presenza

Intanto l'uomo della fashion week ha portato ancora una ventata di ottimismo con 66 eventi di cui 61 presenti, tra debutti e ritorni (Moschino, Versace): un segnale forte di come Milano voglia mantenere la sua leadership internazionale nel settore della moda. Un obiettivo condiviso con l'amministrazione comunale: "In questo momento occorre lavorare insieme - ha affermato Alessia Cappello, assessore allo sviluppo economico e politico del lavoro - lavorando su temi quali artigianato, sostenibilità, valorizzazione dei talenti, sia emergenti che femminili" .

Il calendario si aprirà venerdì 17 pomeriggio – “Ricordiamoci che la settimana della moda maschile inizia a Firenze, a Pitti, e quindi abbiamo fissato degli appuntamenti per raccogliere la testimonianza, poi trasmetterla a Parigi” - con la presentazione di Kiton (in una nuova location) e la sfilata di DSquared2. L'ultimo live sarà quello di Zegna, in programma lunedì nella cornice unica dell'Oasi Zegna. Martedì mattina, invece, sarà dedicata agli spettacoli digitali: "Abbiamo deciso di concentrarli in unica mattinata su richiesta degli operatori: destreggiarsi tra show in streaming e in presenza, infatti, non era semplice". Pochi gli show co-ed, per girare per osare piena visibilità a un settore com la moda uomo che rappresenta un importantissimo asset per il settore della moda italiana.

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