LONDRA – Svolta ecosostenibile e il suo primo “pronto da bere” per Lavazza. La multinazionale piemontese del caffè ha presentato ieri a Londra le Eco Caps, la sua prima capsula compostabile 100%. I primi mercati in cui saranno in vendita sono quelli di Regno Unito, Francia e Germania. “Nei prossimi anni implementeremo Eco Caps in tutti i nostri stabilimenti con l'obiettivo di completare la transizione nel 2025 quando tutta la produzione di capsule con relativo packaging sarà interamente compostabile”, afferma il Sole 24 Ore Giuseppe Lavazza, vicepresidente del società quarta generazione della società. Le capsule sono realizzate con tecnologia Lavazza "aroma safe" che crea una barriera contro l'ossigeno per mantenere il caffè fresco preservandone qualità e gusto ed è compatibile con i sistemi "A modo mio" e Nespresso. Il debutto a Wimbledon mentre il lancio commerciale in tutto il Regno Unito avverrà a novembre.
Contemporaneamente è stato presenta il prototipo della prima tazzina totalmente commestibile ovvero commestibile dopo avere bevuto il caffè. «La prima idea di una tazza edibile è nata 6-7 anni - prosegue il vicepresidente -. Sono stati sperimentati diversi fornitori e varie miscele di materiali fino a quando abbiamo incontrato Cupffee, società bulgara che è diventata il nostro partner nel progetto". La "tazzina commestibile" sviluppata da Cupffee è prodotta con una miscela di cereali ed è attualmente in fase di certificazione.
Il gruppo entra inoltre nel mercato europeo dei ready to drink con una bevanda naturale a base di caffe più latte. Lavazza Iced Cappuccino nasce grazie alla partnership con PepsiCo che ha acquisito la licenza per l'utilizzo del marchio. La produzione avviene negli stabilimenti polacchi della Pepsi e oggi sono iniziate le vendite nel mercato inglese che rappresenta il bacino di prova. Sulla base delle risposte del mercato, il "Cappuccino ghiacciato" arriverà in altri paesi del vecchio continente. “Forniamo noi la materia prima e il nostro know-how mentre Pepsico si occupa della commercializzazione, distribuzione e vendita di questa nuova bevanda che ci permetterà di avvicinare millennials e giovani – continua Giuseppe Lavazza -. E la partnership si alargherà ad altri bevande».
In vista delle finali ATP, il torneo con gli otto migliori giocatori del mondo del tennis, che nel quinquennio 2021-2025 si svolgerà a Torino Giuseppe Lavazza anticipa che "saremo sicuramente dentro l'evento" mentre per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 "è tutto da valore". Il gruppo vanta una partnership consolidata con quattro eventi del Grande Slam: US Open, Roland Garros, Australian Open e Wimbledon che ha fatto da palcoscenico agli annunci di ieri. Nel pomeriggio, ad esempio, l'ospitalità Lavazza ha visto un breve incontro ristretto e informale a cui hanno partecipato Chiara Appennino sindaco di Torino, Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis, Benito Perez Barbadillo, il manager che cura la comunicazione di Raphael Nadal oltre naturalmente un Giuseppe Lavazza. An incontro che è concluso con un no comment da parte di Chiara Appendino.
In merito ai "semafori" nutrizionali che Nestlé ha deciso di utilizzare entro fine anno su tutti i suoi prodotti, il VP di Lavazza spiega che "il problema è trasferire al consumatore informazioni corrette e in maniera precompetitiva". Insomma "non doveho essere un modo per attaccare in modo diretto i competitor".
Sul fronte Brexit il punto di partenza è che "per noi non cambierà nulla e sarà un affare che sarà migliore per tutti". Se il No Deal passerà ci saranno più adempimenti, aggravamento dei costi e forse un cambio più svantaggioso, ma poi dopo qualche anno si tornerà alla normalità" sottolinea l'imprenditore che archivia un 2018 con un fatturato di oltre 1,87 miliardi (+6,6% sull'anno precedente), un utile netto di 87,8 milioni (+12,9%) e quasi due terzi dei ricavi realizzati all'estero. Per quest'anno si punta su una crescita organica puntando in modo particolare allo sviluppo del segmento food service. "Siamo una società globale che tratta solo caffè in tutte le sue forme attraverso una strategia multi marchio".
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