Le relazioni tra due Paesi come Italia e Grecia, così vicini geograficamente e con un comune retaggio di amicizia e familiarità anche tra le rispettive popolazioni, non possono che essere eccellenti. A livello bilaterale, così come in ambito politico, sono molto intensi anche i rapporti commerciali, industriali e culturali, agevolati dalla naturale sintonia a tutti i livelli.
GLI INTERESSI STRATEGICI COMUNI
Lo testimonia l’intensità di contatti e visite istituzionali negli ultimi anni, culminati con la storica visita del presidente Mattarella il 28 ottobre 2018, in occasione della Festa nazionale dell’Oxi (il “No” all’ultimatum fascista del 1940), e con quella della presidente ellenica Sakellaropoulou a Roma il 9 ottobre 2020. Con Atene condividiamo interessi strategici e una visione comune anche su importanti dossier a livello europeo, quali – ad esempio – la gestione dei flussi migratori e il processo di allargamento ai Balcani occidentali. In generale, sia Italia sia Grecia attribuiscono grande importanza allo sviluppo dei partner regionali e alla stabilità del vicinato europeo. Sulla base di un simile capitale di affinità, non stupisce che l’Italia sia il primo mercato di destinazione delle merci elleniche e il secondo di approvvigionamento per le importazioni. Negli ultimi anni alcune tra le più importanti aziende italiane hanno investito in settori strategici, quali energia, infrastrutture e telecomunicazioni, contribuendo al consolidamento dei rapporti economici bilaterali. Esiste dunque una naturale propensione reciproca non solo tra popolazioni, ma anche tra aziende italiane e greche; cionondimeno, vi è ancora ampio spazio per un ulteriore rafforzamento del partenariato economico-commerciale, con il massimo supporto dell’Ambasciata d’Italia ad Atene.
LA RIVINCITA DELLA GRECIA
Dopo la dura crisi economica che ha profondamente colpito il Paese nell’ultimo decennio e la chiusura della stagione dei memoranda, la Grecia aveva intrapreso nel 2019 un solido percorso di ripresa confermato dai primi dati macroeconomici positivi del secondo semestre. Il trend positivo è stato tuttavia bruscamente interrotto dalla pandemia e dall’adozione delle misure di contenimento che, come altrove, hanno inevitabilmente avuto ripercussioni sull’economia. Secondo le ultime previsioni, la ripresa potrebbe comunque arrivare nel corso del 2021 (+3,5%) e ancora di più nel 2022 (+5%). Determinanti saranno i fondi europei destinati alla Grecia, per il cui utilizzo il governo sta finalizzando il Recovery and resilience plan nazionale da sottoporre in primavera alle autorità europee. Il piano greco si concentra su quattro aree prioritarie (trasformazione verde; trasformazione digitale; lavoro, formazione e coesione sociale; investimenti privati e trasformazione istituzionale ed economica) e prevede riforme e iniziative strategiche per sostenere l’economia, duramente colpita dagli effetti della pandemia soprattutto in questa seconda fase, e per contribuire alla trasformazione economica del Paese, stimolando in particolare gli investimenti privati, ancora molto al di sotto della media europea rispetto al Pil.
LE OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA
La posizione geo-strategica della Grecia, ponte naturale tra oriente e occidente, nonché importante porta di accesso all’area balcanica, continua inoltre a essere un elemento di attrazione per questo mercato e a tradursi in interessanti opportunità per le imprese italiane; ciò vale sicuramente per i settori in cui le nostre imprese vantano già una presenza di rilievo, quali infrastrutture e trasporti, telecomunicazioni ed energia, ma anche per i nuovi ambiti da esplorare, come ad esempio la logistica. Le prospettive di ripresa da un lato e le naturali affinità dall’altro fanno infine della Grecia un interessante mercato per agroalimentare, macchinari, prodotti chimici, medicale, nonché per i diversi segmenti del Made in Italy (moda, design, eccetera) e per le industrie artistico-culturali, anche in chiave di valorizzazione dell’importanza del volet cultura nelle relazioni bilaterali.