Più che positivi gli ultimi dati del mercato Horeca a luglio, le "nazionali" guidano la crescita.

 

I l mercato della birra in Italiatorna a crescere e lo fa con numeri che vanno oltre le aspettative. È quanto emerge dagli ultimi dati consolidati che il consorzio CDA ha comunicato a Osserva Beverage, riguardanti il mese di luglio. Un trend positivo in cui la birra nazionale è protagonista.

"Il comparto ha eseguito decisamente meglio rispetto a quelle che erano le nostre previsioni – ha commentato Lucio Roncoroni, direttore del consorzio CDA  I risultati sia a valore (+12,39%) che sui volumi (+12,53%) testimoniano una grande vitalità nei consumi di birra. Questo risultato assume un significato ancora maggiore se si considera che lo stesso rappresenta all'incirca il 40% della fattura di tutte le categorie".
Nell'anno progressivo 2019 i numeri di luglio citati da Roncoroni si traducono in un trend di 4.07% in valore e 3.59% in volume.

Questo il dettaglio merceologico:
(Trend%VAL / Trend%VAL da inizio anno / Trend%VOL / Trend%VOL da inizio anno)

Nazionale: 16,29% / 7,24% / 14,55% / 4,62%
Ester: 10,51% / 2,40% / 11,35% / 2,98%
Esteri speciali: 3,45% / -0,28% / 3,40% / -0,45%
Specialità nazionali: 12,00% / 4,00% / 10,50% / 3,84%

Nel mese di luglio hanno eseguito bene tutti i canali del fuori casa i migliori risultati sono arrivati da bar e ristoranti. I l consumo bar registra infatti un trend di 7.13% in valore (2.93% a inizio anno) e di 5.55% in volume (1.66% nell'anno progressivo), mentre il convivio ristorazione è cresciuto del 6,72% a valore (1,88% da inizio 2019) e del 6,16% sui volumi (0,73% nel progressivo annuo). Il canale del tempo libero serale ha segnato una tendenza del 5,00% a valore (-2,03% da inizio anno) e del 3,65% nei volumi (-3,60% finora nel 2019).
L'altra clientela – il non ho.re.ca. – è cresciuto del 27,04% a valore e del 25,21% a volume: dati che nel progressivo annuo del 2019 ha suonato a un trend dell'11,03% e del 9,47%.

Per quanto rigarua le aree di distribuzione, a luglio l'zona 1 – Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia – è cresciuto del 18.37% a valore (9.53% da inizio 2019) e del 18.89% a volume (8.31% nel progressivo annuo). l'zona 2 – Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia – ha registrato un trend di 5,69% in valore (-0,56% da inizio anno) e di 6,60% in volumi (-0,11% finora nel 2019). Molto benezona 3 – Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna – dove la crescita è stata di 19.70% in valore (8.42% nell'anno progressivo) e di 20.70% in volume (9.16% a inizio 2019).
finalmente l'zona 4 – Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia – che ha mostrato un trend di 10.07% in valore (1.95% in valore annuo progressivo) e di 9.28% in volume (0,62% a inizio 2019).