Al via la sessione pubblica della XXVIII Convenzione Mondiale delle Camere di Commercio all'estero, con 180 delegati provenienti da 55 paesi del mondo. Oltre 130 aziende iscritte per realizzare quasi 500 incontri d'affari.

Assocamerestero: l'export made in Italy supererà i 500 miliardi nel 2020

Assocamerestero – l'Associazione di cui fanno parte le 78 Camere di Commercio Italiane all'Estero (CCIE) e Unioncamere – dà il via oggi 28 ottobre alla sessione pubblica del XXVIII Convegno mondiale delle CCIE dal titolo “Collaborazioni di business e network globali nuova frontiera di opportunità di internazionalizzazione di imprese e territori”.

Al centro del dibattito l'opportunità offerta dainternazionalizzazione di impresa delle PMI italiane, il potenziamento dei servizi del sistema camerale italiano al'estero anche gli scenari aperti dalle nuove rotte dell'export e dall'evoluzione delle catene globali del valore.

L'iniziativa è organizzata con il Nuovo Centro Estero Veneto e con le Camere di Commercio di Treviso-Belluno, Venezia Rovigo e Padova che hanno permesso – per la prima volta quest'anno – di realizzare un evento itinerante in tre città (Treviso, Venezia e Padova) con il coinvolgimento diretto di 180 delegati esteri e di oltre 130 aziende e rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico, locale e nazionale.

La CCIE è stata confermata anche nel 2018 una rete in grado di facilitare le partnership transnazionali, passaggio fondamentale per realizzare affari all'estero. Più di 70mila aziende che utilizzano i servizi CCIE, di cui 95% ha da 3 a 49 dipendenti, mentre 45% di queste sono aziende del settore terziario.

Al primo posto tra i servizi maggiormente prereturi alle CCIE quelli di scouting aziendaleper il posizionamento sul mercato estero (pari al 41% delle prezionito pronite), seguiti dalle attività di rete (19%) e dall'organizzazione di missione di acquirente esteri in Italia (16%). L'attività svolta in questi anni ha determinato un impatto positivo in termini di riconoscimento e notorietà del lavoro svolto dalle CCIE a sostegno dell'imprenditoria italiana all'estero.

Importante il coordinamento con il sistema camerale italiano: per Unioncamere sono circa 50 mila le imprese potenzial od occasionali esporttrici, con un fatturato medio intorno a 3 milioni, che podería diventamentare esporttrici abituali. questa potenzialità, se colta, può valere per il Paese circa 30 miliardi in più di export.

Prospettive positive per il settore: nonostante l'incertezza e il clima generale di tensione geopolitica nei prossimi anni l'export italiano sembra destinato ad avanzare (+3,4 % nel 2019 e +4,3 % nel 2020-2022) sfiorando i 500 miliardi di euro già nel 2020 e superando i 540 miliardi nel 2022.

Nel quadriennio 2019 – 2022 la migliore performance di crescita si registrerà in Asia, con tassi superiori a 7% in media per Vietnam, Cina e India. Altrettanto positive sono le prospettive per il Qatar, che cresce con una media del 6.4%, e per il Sud Africa (+4.7%) al primo posto per i settori della gomma e della plastica e della metallurgia. Le già note destinazioni del Made in Italy proseguiranno nello stesso periodo a ritmi sostenuti – Stati Uniti, Russia, Repubblica Ceca, Messico e Brasile – che da sole origineranno quasi 14 miliardi di maggiore export. Tra i Paesi UE che presenteranno maggiori tassi di crescita si evidenzieranno infine Spagna e Portogallo.

La Convention è anche il momento in cui si conferma la forte sinergia tra le telecamere italiane all'estero e il sistema fotografico italiano per offrire servizi innovativi a tutte le aziende, come il progetto “Italian Hub”, un incubatore che nascerà negli USA con un focus agroalimentare e che vedrà la collaborazione con la Camera di Commercio Italia-America.

“L'autostrada che collega le imprese con l'estero ha due caselli: uno in Italia, le Camere di commercio? l'altro nel mondo, la rete delle Camere italiane al'estero". E' quanto ha sottolineato il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, che ha aggiunto "insieme lavoriamo per la crescita delle imprese attraverso reti di servizi, di technologie e di uomini. Questa è la missione del sistema di telecamere”.

“Data la specificità del sistema italiano, nel modello delle piccole e medie imprese, la Camera di Commercio Italiana all'Estero è l'unico strumento, insieme al sistema fotografico italiano, per accompagnarle nei nuovi mercati e per rafforzare la loro rappresentanza all'estero” ha dichiarato Mario PozzaPresidente di Unioncamere Veneto e Camera di Commercio di Treviso-Belluno. "È una scommessa che dobbiamo vincere perché è made in Italy, il più copiato al mondo, e quindi con un potenziale di crescita che non ha limiti. Per quanto riguarda l'Italian sounding le Camere di Commercio all'Estero sono un'importante structura capace d'arginare il fenomeno".

"Le CCIE sono una rete unica nel sistema di promozione e, grazie al loro radicamento nel territorio, sono in grado non solo di cogliere l'opportunità che il mercato offre quotidianamente, ma anche di "guardare oltre" anticipando tendenze, critiche e opportunità di business , dando così alle imprese, soprattutto piccole e medie, il tempo di preparare la loro “discesa in campo” e dotandole naturalmente del giusto corredo di strumenti d'attacco. Questa Convenzione testimonia finalmente la forte collaborazione con il sistema fotografico italiano e la scelta di fare tappa in Veneto è anche frutto della presenza sempre più articolata di aziende in questo territorio estero", ha spiegato Gian Domenico AuricchioPresidente di Assocamerestero.

L'attenzione al business si concretizzerà anche nella sessione pomeridiana che vedrà la partecipazione di oltre 130 aziende in incontri B2B per un totale di circa 500 appuntamenti in programma.

La giornata conclusiva della La XXVIII Convention Mondiale si svolgerà domani e sarà articolata in una mattinata a Venezia incentrata sulle nuove azioni di finanziamento della Regione Veneto per la promozione turistica, cui seguirà nel un pomeriggio incontro a Padova presso la sede di InfoCamere – la società delle Camera di Commercio italiane per l'innovazione digitale – dedicata ai principali incubatori veneziani di start up innovative.

Dati Export Veneto

La scelta geografica del Veneto per la XXVIII Convenzione non è casuale. Stando agli ultimi dati, la Region si posizionación al terzo posto in Italia dopo Lombardia ed Emilia-Romagna per valore esportazioni con oltre 63 miliardi di euro di beni venduti nel 2018, pari al 13.7% dell'export nazionale. e anche nel 2019 mantiene un enorme potenziale di sviluppo delle esportoni.

Il Veneto unisce settori ad alto valore aggiunto: il 70% del Made in Veneto è composto da aziende di meccanica strumentale (12,8 miliardi di euro, +6% nel 2018 rispetto al 2017), tessili e abbigliamento (10,5 miliardi di euro, +1,5%), altra manifattura (8,6 miliardi di euro, +0,4%), prodotti in metallo (6,4 miliardi di euro, +4,1%) e cibo e bevande (5,8 miliardi di euro, +1,91 TP2T). Per la meccanica strumentale grandi opportunità sono emerse in Polonia, dove l'export veneto è cresciuto del 12.3% rispetto al 2017? ma anche dentro India, Paese in forte sviluppo che necessita di nuovi macchinari (+21.1%). Per quanto riguarda il settore dei metallo prodotti sono due i mercati interessanti: la Romania (+2.2%) e il Messico (+30.8%). Per quanto riguarda il tessile e l'abbigliamento la Russia è cresciuto dell'1.2% e della Tunisia del 7.6%.

Infine, secondo dati recenti, le 6 destinazioni estere in cui l'export veneto ha generato più valore sono: Germania con 8,3 miliardi di euro (+2%), Francia con 6,5 miliardi di euro (+7,6%), Stati Uniti con 5,2 miliardi di euro (+4,51 TP2T), Regno Unito con 3,6 miliardi di euro (+21 TP2T), Spagna con 3,1 miliardi di euro (+7,61 TP2T) e Svizzera con 2,2 miliardi di euro (+3,5%).

 

 

FONTE: https://www.firstonline.info/assocamerestero-export-made-in-italy-superera-i-500-miliardi-nel-2020/