Roma si è mossa per vietare tutte le auto diesel dalle sue strade nel tentativo di contrastare l'aumento dei livelli di inquinamento atmosferico, mentre altre città del centro e del nord Italia hanno inoltre imposto restrizioni volte a ridurre le emissioni nocive.

Il consiglio comunale della capitale italiana ha vietato oggi le auto diesel, i furgoni e le moto dal traffico dell'ora di punta, vietando dall'alba al tramonto i veicoli più inquinanti dalle strade.

L'autorità dei trasporti della città ha sottolineato che l'ordine ha colpito circa 1 milione di veicoli, facendo arrabbiare le compagnie petrolifere, che hanno accusato il consiglio di reagire in modo eccessivo.

Il prolungato periodo di tempo soleggiato, senza pioggia o vento, ha portato le autorità a emettere allarmi smog in tutto il paese.

I livelli di inquinamento sono saliti alle stelle anche in altre città italiane, come Milano, Torino, Firenze, Parma, costringendo le autorità a imporre restrizioni ai conducenti.

Tuttavia, Roma è stata l'unica città a vietare tutte le auto diesel. In un comunicato, le autorità di Roma hanno annunciato che il divieto sui veicoli diesel sarà prorogato per altri due giorni, domani mercoledì e dopo giovedì, a causa dell'elevato e persistente inquinamento atmosferico. La misura non si applica ad autobus, taxi e altri mezzi pubblici.

"Si tratta di una decisione del tutto ingiustificata dal punto di vista scientifico, che non offre alcun vantaggio ambientale e quindi punisce, inutilmente, gran parte dei cittadini" ha sottolineato in un comunicato dell'Associazione Italiana Compagnie petrolifere.

Al contrario, il gruppo ambientalista Legambiente ha accusato Roma di essere lenta a reagire. "La decisione è stata incredibilmente ritardata. Il consiglio comunale vieta i diesel dopo 10 giorni di aria tossica", si legge in una nota.

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