La poesia è la chiave delle nuove fotografie di David LaChapelle per il Calendario Lavazza 2020. Maestro della fotografia e uno dei più importanti artisti della scena contemporanea, firma un nuovo esperimento nell'arte della fotografia e un altro capitolo della storia del calendario, che promuove l'identità di uno dei marchi italiani più amati dal 1993.

Il fotografo americano collabora per la terza volta con Lavazza e lo fa raccontando per immagini la bellezza della Natura, sotto la direzione artistica dell'agenzia pubblicitaria Armando Testa. Discepolo di Andy Warhol e pioniere del glamour sfarzoso degli anni '90, negli ultimi anni LaChapelle ha rivolto la sua attenzione alle questioni ambientali e alla fotografia di paesaggio. Questo non nega in alcun modo l'estetica abbagliante che caratterizza sempre il suo stile.

 

Per il 2020, l'Azienda ha scelto di onorare la Natura con "Earth CelebrAction", un progetto che cerca di celebrare il potere della bellezza che sfrutta l'idea di azione, che tutti noi possiamo agire personalmente per difendere l'ambiente.

LaChapelle ha esplorato questo tema proponendo una storia simbolica in cui gli elementi classici – fuoco, acqua, terra e aria – sono giustapposti alla presenza umana in avvincenti scenari naturali. I dodici mesi dell'anno sono un inno alla vita e al potere trasformativo della bellezza che può risvegliare e illuminare le persone, rendendole consapevoli del profondo legame dell'essere umano con la natura che lo circonda e sottolineando la reciprocità di tutti gli organismi viventi.

Dodici mesi che riuniscono i pensieri presentati nel manifesto della Terra e l'idea di rivolgersi alla Terra: apprezzarne appieno l'importanza, ascoltarne i bisogni, rispettare la persona di nostra Madre e fare in modo che si prenda cura di noi stessi. In breve: riconnettersi con la Terra.

 

"Abbiamo assistito all'evoluzione di David LaChapelle verso i temi della sostenibilità e della tutela ambientale insieme all'evoluzione del nostro calendario", spiega Francesca Lavazza, Membro del Gruppo Lavazza. “L'edizione 2020, intitolata Earth Celebration, è un invito a tutti a rendere omaggio alla bellezza della natura e a prendersene cura. Abbracciarla e proteggerla. Proprio come la Terra è un luogo e una madre, dobbiamo proteggerla e prenderci cura di coloro che la abitano. Le immagini realizzate da LaChapelle rappresentano, con la loro volontà estetica, l'uso dell'arte come strumento per costruire un nuovo rapporto tra la terra e le persone. Il Journal continua a essere il veicolo ideale per stimolare un focus critico sul presente e utilizzare l'arte e la bellezza per coinvolgere e ispirare. Perché per noi prendersi cura della Natura è un'arte. "

La scelta del fotografo è stata commentata anche dal direttore artistico dell'agenzia Armando Testa, Michele Mariani: “La genesi creativa del Calendario ogni anno è una sfida avvincente. Quest'anno abbiamo voluto parlare di sostenibilità, ma utilizzando uno stile diverso dal reporting. E la cosa più importante era creare un Calendario con foto potenti, memorabili e visionarie. Ecco perché LaChapelle mi è venuto così facilmente in mente. David aveva già trascorso del tempo nella famiglia artistica Lavazza e negli anni abbiamo seguito da vicino la sua evoluzione professionale. Ha fatto della Natura e dell'Ambiente la sua ispirazione centrale e, sebbene sapessimo come lavorava, siamo rimasti nuovamente sorpresi dal suo ricco universo fantasioso, fertile di ispirazione e ossessione per i dettagli".

Da parte sua, David LaChapelle ha così descritto il suo lavoro con Lavazza: “Lavorare per produrre il calendario Earth CelebrAction di Lavazza è stata l'occasione ideale per continuare il mio viaggio immaginario attraverso un paradiso idilliaco dove l'uomo e la natura convivono armoniosamente. Sono grato per la completa libertà di espressione che mi è stata data da un'azienda che rispetto e che rispetta il pianeta. Infine, sono felice di aver creato immagini di cui sono completamente soddisfatto".

Il calendario 2020 riflette l'attenzione di Lavazza sui temi della sostenibilità e del futuro del pianeta, qui affrontati in uno studio poetico della bellezza e nel tentativo di riconnettersi con l'ambiente. Tutto è iniziato nel 2015 con la trilogia dedicata ai Groupdarian di Steve McCurry, Joey Lawrence e Denis Rouvre, grandi fotografi la cui umanità ed empatia hanno permesso loro di ritrarre con tanto entusiasmo i volti delle persone che ogni giorno proteggono la loro terra. La ricerca di storie positive capaci di ritrarre un ecosistema fragile ma allo stesso tempo carico di una forte energia vitale è proseguita con Platone, che nel 2018 ha dedicato un'opera – 2030: Cosa stai facendo? – ai 17 Obiettivi Sostenibili promossi dall'ONU.

Mentre il 2019 è stato l'anno di Ami Vitale, ex fotografa del National Geographic Magazine e uno dei più importanti fotografi contemporanei, il cui diario ha documentato sei opere d'arte incentrate sulla natura: Thailandia, Marocco, Svizzera, Colombia, Kenya e Belgio. Le fotografie dell'opera di LaChapelle, invece, sono state realizzate alle Hawaii, dove l'artista vive da anni in una fattoria ecologicamente sostenibile. Fu lì che si interessò alla fotografia di paesaggio e si concentrò fortemente sull'ambiente. Una visione in linea con quella di Marco e che invita a vedere la Terra come un luogo da custodire e proteggere, proteggendone la bellezza.

 

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