Le tensioni politiche di Hong Kong riportano Vicenza in testa alle preferenze dei buyer internazionali. Le imprese italiane fanno segnare le performance migliori in Germania e Spagna, negli Emirati Arabi e negli Stati Uniti

 

Le tensioni in corso sul panorama politico e commerciale internazionale si riflettono ovunque, anche sul palcoscenico scintillante di Vicenzaoro, ai nastri di partenza: «La fiera di Hong Kong è sempre stata tradizionalmente una delle principali a livello mondiale e la più grande per dimensioni: le prime indicazioni ci danno un allontanamento dei buyer da quell’area sotto tensione, e uno spostamento verso l’Italia», spiega Marco Carniello, direttore della Divisione Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group, leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici quotata dal giugno scorso su MTA di Borsa Italiana.

«Vicenzaoro – ricorda Carniello – è il momento chiave per il rifornimento prenatalizio dei più importanti retailer nazionali e internazionali». Il format espositivo originale della fiera vede sei differenti distretti, per consentire agli espositori di posizionarsi secondo l’offerta tematica e facilitare l’incontro con i buyer. Dei veri e propri percorsi di acquisto, dunque, che facilitano le occasioni di business.

 

Icon, dedicato ai Global Brand, aziende che hanno saputo trasferire l’esclusività e il valore dei propri prodotti diventando punti di riferimento del settore orafo e gioielliero a livello internazionale. L’offerta espositiva è rivolta alle più prestigiose boutique, ai mall e agli store delle grandi metropoli mondiali. Segue Look, riservato alle aziende che lavorano su ricerca, progettazione innovativa e contaminazione per aggiungere valore e fascino alla gioielleria preziosa. Le creazioni presentate trovano la loro collocazione ideale nei mall, nei department store e nei concept store dal sapore contemporaneo e cosmopolita.

 

Protagoniste del Distretto Creation sono le aziende legate alle realtà territoriali specializzate nella lavorazione di metalli ed elementi preziosi, orientate alla collaborazione con partner versatili, in grado di esprimere sul mercato la qualità della produzione orafa unbranded, mentre Expression riunisce aziende, studi e professionisti che si occupano di visual merchandising e packaging per i prodotti del settore orafo: astucci, shopper, elementi per l’esposizione di preziosi, still life e scatti di prodotti indossati, strumenti funzionali e di comunicazione pensati per esaltare fascino e design di ciascun gioiello. Qui si può entrare in contatto con professionisti capaci di offrire prodotti e soluzioni personalizzate, in grado di esprimere i valori di un brand o di un’azienda.

 

Ancora, Essence è pensato per le aziende che si distinguono per competenze tecniche e affidabilità delle materie prime utilizzate; il distretto si è arricchito di una nuova area dedicata ai componenti non preziosi e semi-lavorati nata con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda di materiali innovativi e di stile complementari al mondo prezioso, al servizio della creatività e di un prodotto finito che guarda sempre più al fashion. Infine, E volution è la community delle aziende specializzate nella progettazione, produzione e vendita di macchinari e strumenti per il settore orafo e gioielliero, protagonista dell’anima tecnologica e innovativa della manifestazione. Quanto alle aziende presenti, ci saranno conferme e novità: a cominciare – alla presenza del brand di Stephen Webster, designer inglese definito la “rockstar” nel settore. Fra i rientri, significativo quello di UnoDe50, brand spagnolo che ritorna a Vicenzaoro con un format nuovo.

Mentre cresce l’attesa per Vicenzaoro September (7-11 settembre 2019), il Centro Studi di Confindustria Moda, in collaborazione con Federorafi, traccia l’andamento dell’export nei primi tre mesi dell’anno. Nel primo trimestre 2019 le esportazioni italiane di oro e gioielli sono cresciute di +1,9%, per un controvalore superiore a 1,5 miliardi di euro (elaborazioni su dati Istat). Oreficeria e gioielleria in oro rappresentano l’84,5% del totale dell’export e presentano dinamiche di vendite estere superiori alla media del 3 per un valore che sfiora 1,3 miliardi. In crescita anche la gioielleria in metalli placcati (+1,1%). Per quanto riguarda le categorie diverse dalla gioielleria da indosso, crescono le vendite di prodotti di bigiotteria destinati oltreconfine (+6,5%) che rappresentano il 5% delle esportazioni. Una panoramica su base geografica evidenzia la performance di mercati di destinazione importanti per lo sviluppo delle aziende italiane: l’export verso gli Emirati Arabi cresce del +37,8%. Positivi anche Hong Kong (+8,3%) e Stati Uniti (+2,0%). In Europa sono Germania e Spagna a registrare un andamento positivo del +2% circa.

 

 

FONTE: https://www.ilsole24ore.com/art/vicenzaoro-l-italia-torna-centro-mercato-globale-gioielli-ACmVlyi