URBINO – Conferenze, mostre, convegni, spettacoli, scambi culturali internazionali, manifestazioni sportive, attività ludiche, percorsi di visita. Significa tutto questo a Urbino il 2020 nel segno di Raffaello a 500 anni dalla morte. Il ciclo di conferenze è iniziato in gennaio e andrà avanti fino a dicembre, con relatori di grandissime capacità comunicative. Uno degli appuntamenti più attesi è la mostra “Raffaello e Baldassarre Castiglione” a cura di Vittorio Sgarbi, Elisabetta Losetti e Pietro Di Natale (giugno-ottobre) nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale: tramite la figura dell’autore del Cortegiano, racconta la cultura di un’epoca: arte, oggetti, codici, diplomazia, letteratura, armi e vita a Corte. Un periodo che ha segnato la storia dell’Europa del Rinascimento e che ha avuto come protagonisti le grandi famiglie nobili, letterati, diplomatici, artisti, alti prelati e condottieri.
Un percorso dedicato a “Raffaello Bambino”, creato con l’Accademia Raffaello: immagini, testi e indicazioni per un circuito di scoperta, in vari punti, in cui la città parla ai bambini in visita e si racconta anche agli adulti. Da aprile, il visitatore scopre i luoghi legati all’infanzia di Raffaello, narrati in modo originale e accattivante. Di grande qualità il segmento di spettacoli dedicati a Raffaello e al Rinascimento. A Urbino produzioni originali con interpreti di assoluto rilevo che lavorano su progetti pensati per le celebrazioni 2020. Ad aprile, al Teatro Sanzio, Alessandro Preziosi sarà protagonista di “Raffaello. Una vita felice”, di Antonio Forcellino. A maggio, al Sanzio, arrivano David Riondino & Dario Vergassola con “Raffaello, la fornarina, il Cinquecento e altre storie”. Ad agosto, nella Sala degli Angeli di Palazzo Ducale, “Raphael Urbinas. Musica Picta de Divin Pictore”, anteprima nazionale dei Sonetti di Raffaello e le Rime di Giovanni Santi in musica, a cura di Simone Sorini: brani tratti da 5 sonetti autografi e uno apocrifo ritrovati nei cartoni preparatori di alcuni affreschi di Raffaello, oltre alle rime più significative del padre, Giovanni Santi. A Novembre in scena “La leggenda del pittore divino”, un progetto di e con Matthias Martelli. (ANSA).