Nuovo corso per Esselunga. Da colosso della grande distribuzione, a vera e propria «food company» in grado di produrre in casa cibo di alta qualità e made in Italy.

Un cambio di passo, quello annunciato ieri dal management nella sede di Limito di Pioltello (Milano), che avrà lo scopo di conquistare nuovo mercato in un momento non facile per il settore caratterizzato da bassa crescita (+1,5% annuo), e alta competizione.

Così, a stretto giro dalla scomparsa di marchi come Simply e Auchan, e dal rilancio di Carrefour nel Sud Italia, Esselunga fa un passo storico e alza il velo sulle proprie produzioni. «Non vogliamo più essere solo un grande distributore ha spiegato il direttore generale, Sami Kahale -, ma un’eccellenza che porta sulle tavole prodotti di alta qualità grazie a oltre 230 ricette nate nei laboratori Esselunga partendo solo dalle materie prime». La storia delle produzioni del colosso fondato da Bernardo Caprotti risale ai primi anni ’60 quando, per la prima volta, sono state avviate le linee di pasta fresca e prodotti da forno. Oggi l’attività si è ulteriormente ampliata nei centri di produzione in provincia di Milano, Novara e Parma, dove ogni giorno vengono realizzate specialità gastronomiche.

«Prima di arrivare qui ha spiegato Kahale ho sempre pensato a Esselunga come a una catena leader e di riferimento della grande distribuzione italiana ma, una volta in azienda, ho scoperto con entusiasmo un grande patrimonio di eccellenze produttive che andava assolutamente valorizzato. Il nostro è un impegno quotidiano che vede al centro il cliente, le sue esigenze e la ricerca della massima qualità».

A battezzare la nuova mission che avrà lo scopo di accrescere la platea di clienti, oggi circa 5 milioni una campagna pubblicitaria ad hoc con la quale Esselunga tornerà sugli schermi a otto anni dal «Mago» del cortometraggio che fu firmato da Giuseppe Tornatore. Questa volta il gruppo ha affidato la sua prima campagna istituzionale, che debutterà oggi alle 21 sui canali Mediaset, ad Armando Testa. L’obiettivo di «Esselunga, più la conosci più ti innamori» è quello di aiutare il gruppo a continuare a crescere in Italia, anche con l’apertura di nuovi punti vendita, nelle zone in cui è già presente, senza al momento prevedere un’espansione nelle regioni meridionali o all’estero.

«Abbiamo ha aggiunto il top manager, – un modello che si basa sulla centralizzazione della produzione e della logistica, locate in una certa parte del Paese (al centro-nord, ndr). Abbiamo ancora molte opportunità intorno a questi centri prima di aprire nuovi fronti». Tra le città dove sono previste prossime aperture figurano Mantova, Varese, Brescia, Livorno e Genova.

Nel primo semestre il fatturato è intanto cresciuto del 2,1% a circa 4 miliardi, dopo l’incremento del 2,9% registrato nel 2018 (8 miliardi). Kahale stima, quindi, che il fatturato di Esselunga risulterà in miglioramento anche quest’anno: «Cresciamo meglio dell’anno scorso e sopra il mercato». Punta di diamante di questo sviluppo sarà l’ecommerce che nel 2018 ha compiuto un balzo del 30%, un trend che «sta continuando anche quest’anno». D’altra parte Esselunga è stato il primo supermercato del Paese nel 1957 e la prima 18 anni fa a lanciare la spesa online.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/economia/ora-esselunga-cucina-italiani-1752921.html

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