Salvatore Ferragamo, Pasquale Bruni e Alma scuola italiana di cucina sono le realtà italiane protagoniste dei tre accordi pilota firmati oggi a Milano a Palazzo Marino, per imprimere un passo più operativo alle relazioni italo-cinesi nell’ambito del forum Investment & Business in Shanghai. «Per Milano il 2019 segna il quarantesimo del gemellaggio con la città di Shanghai, anniversario che prevederà una serie di eventi e attività lungo l’intero anno», spiega l’assessore Cristina Tajani. «E sono già tanti i tasselli di una collaborazione che con oggi prende un passo ancora più deciso: dal Salone del Mobile che tornerà nella città del Bund a novembre per la quarta edizione di Salone Milano. Shanghai, alle tante collaborazioni sul fronte moda. Milano è il fulcro della moda, del design e della cucina italiana, tutte qualità che rappresentano lo stile di vita italiano fortemente ricercato e che oggi aiutiamo a portare a Shanghai, nel distretto di Jing’ An».

Jing’An il distretto da 6 mila aziende globali

Jing’An con il suo milione di abitanti e oltre 6 mila aziende internazionali già presenti, una vera e propria «Manhattan d’Oriente» che ha il suo cuore nella centrale Nanjing Xi Road che da anni condivide un percorso di promozione congiunta con Via Montenapoleone e il suo Montenapoleone District. «Adesso però è il momento di passare a una fase più operativa e auspichiamo che questi accordi pilota siano i primi di una lunga serie di accordi con aziende e realtà produttive milanesi», spiega al Corriere il governatore del Jing’An district di Shanghai, Yu Yong. Sullo sfondo c’è il memorandum siglato nella primavera scorsa dal presidente cinese Xi Jinping in Italia per una nuova Via della Seta, gli accordi One Belt one Road.

L’Italy-China Fashion Council

«La Cina è una grande opportunità, ma è anche un mercato in cui bisogna arrivare preparati, con il supporto del giusto partner e con forti investimenti e una visione di medio-lungo termine», spiega Stefano Mologni che sin dal coordinamento della presenza della città di Shanghai all’Expo di Milano nel 2015, è stato «ufficiale di collegamento» tra le due realtà metropolitane. E adesso guida l’Italy-China Fashion & Creative Council.

Montenapoleone District

«Nel 2016 Montenapoleone District ha siglato un importante accordo con la Nanjing Xi road, la più importante via del lusso e lifestyle di Shanghai, a cui sono seguiti una serie di eventi ed attività per promuovere lo stile di vita italiano in cooperazione con la città di Milano — continua Mologni —. Sulla base di questo accordo oggi siamo qui, per presentare agli imprenditori italiani questa realtà, con l’intento di aprire nuove porte ed opportunità verso la Cina e verso la città di Shanghai». Per Milano la collaborazione con Shanghai è molto funzionale, «perché le attività industriali di Milano coinvolgono, oltreché settori più tradizionali, anche il mondo della moda e del design che attorno a Milano è ben radicato», nota Chiara Fanali, International affairs manager di Assolombarda.

E Nanjing Xi road

A che cosa porteranno in concreto gli accordi siglati oggi a Milano con il sostegno anche di Camera della Moda e Fondazione Italia Cina? Per maison molto note, iconiche del made in Italy e presenti già sul mercato cinese da anni come Salvatore Ferragamo, la firma — che ha coinvolto il direttore del Museo Salvatore Ferragamo, Stefania Ricci — sarà la base di partenza per l’organizzazione a Shanghai già nel 2020 o più probabilmente 2021, di importanti eventi culturali. «Per la maison orafa Pasquale Bruni, sarà invece l’inizio di un inedito percorso commerciale in Cina che, partendo da Shanghai, contiamo ci possa condurre poi anche in altre metropoli dell’ex Celeste Impero», spiega il presidente e fondatore di Pasquale Bruni che a Milano sta per aprire vetrine in via Montenapoleone. «Noi collaboriamo già con realtà cinesi e nel Far East asiatico, adesso però l’ambizione è aprire una Scuola di cucina italiana a Shanghai. Forti del crescente interesse per i sapori italiani, in Oriente», anticipa il presidente di Alma, Enzo Malanca.

E a novembre la quarta volta del Salone del Mobile a Shanghai

Non solo collaborazioni imprenditoriali. L’asse Milano-Shanghai si esprimerà anche con scambi culturali come la mostra Milano-Shanghai Living cities con 40 scatti d’autore del fotografo che ha molto lavorato con Giorgio Armani, Aldo Fallai, che sarà inaugurata con una preview durante la settimana della moda di Milano. «E sarà quindi portata a Shanghai a novembre in occasione della China International Import Expo, alla quale speriamo possa intervenire il nuovo premier italiano — conclude Mologni —, e quindi al salone del Mobile Milano.Shanghai. Con una Montenapoleone Gala night in calendario all’Hotel Bulgari di Shanghai.

https://www.corriere.it/economia/aziende/19_settembre_02/milano-chiama-shanghai-tre-accordi-esportare-lifestyle-italiano-b3570c7c-cd95-11e9-96e3-dc980870dcea.shtml

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