Insignita del marchio Ue insieme ad altri 9 siti dell'Unione

La presentazione di 187 nuove sale restaurate poste sul lato sinistro del Decumano all'interno degli scavi di Ostia Antica, Roma

L'area archeologica di Ostia Antica diventa patrimonio storico e culturale europeo. Lo ha annunciato la Commissione Ue, che ha insignito del 'Marchio del patrimonio europeo' dieci siti dell'Unione, dalla Polonia al Portogallo. Questi luoghi "offrono a tutti i cittadini europei una grande opportunità per avvicinarsi al loro patrimonio culturale e rafforzare il loro senso di appartenenza all'Ue", ha affermato in una nota la commissaria europea alla Cultura, Mariya Gabriel.

I siti sono stati selezionati da una giuria di esperti indipendenti. Con l'aggiunta del 10 del 31 marzo sono 48 i posti titolari del Marchio Europeo, tra cui il Forte di Cadine (Trento) e il Museo casa Alcide de Gasperi (Pieve Tesino). A differenza di quei siti patrimonio mondiale dell'Unesco, questi siti (la cui selezione è iniziata nel 2013) sono considerati importanti per la storia e la cultura europea, non solo dal punto di vista estetico.

Il premio, assegnato su iniziativa del Commissario per l'Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l'Istruzione e la Gioventù, riconosce al sito dell'antico porto di Roma il ruolo significativo nella storia e nella cultura europea, valorizzato dall'intenso programma di rilancio attuato negli ultimi ultimi anni. Ostia Antica si è guadagnata il primo posto nella classifica dei dieci siti storici insigniti quest'anno del titolo: un risultato reso possibile dall'impegno, dalla capacità e dalla passione dei tanti professionisti dei beni culturali che vi operano.

Il Parco Archeologico di Ostia Antica è uno dei musei autonomi istituiti con il secondo passo della riforma promossa dal ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini. È diretto dall'archeologia Mariarosaria Barbera. Il riconoscimento è stato istituito nel 2013 e finora ha premiato 48 siti europei. Ostia Antica è stata scelta insieme agli altri 9 siti per il 2020 al termine di una procedura di selezione che ha coinvolto esperti indipendenti provenienti da tutto il continente nella valutazione delle candidature avanzate degli Stati membri.

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