Oltre a Cina e Canada, il mercato globale ha registrato un aumento degli acquisti di vino italiano nel primo trimestre del 2019. Lo riporta l'Osservatorio dell'Unione Italiana Vini che si agurata di "poter confirmare il risultante nel sieguo dell 'anno'. In questa mappa che registra le importazioni dei singoli stati si registra un appannamento per il settore frizzante, mentre nel Regno Unito volumi in forte crescita mostrano l'effetto “stocking” causato dalla prima finestra di Brexit, inizialmente prevista per il 29 marzo.

Buono per la bolla, il tasso di crescita è anche sul mercato canadese, dove le performance in volume e in valore sono a doppia cifra (sopra il 10%), mentre qualche debolezza si registra per il segmento dei vini in bottiglia: il -3% in volume dell' L'Italia si confronta però con il -8% dei vini americani e il -12% di quelli australiani. In questo caso, gli unici con una tendenza crescente sono i prodotti francesi e spagnoli.

Negli Stati Uniti, il fornitore in arrivo dall'Italia ha firmato un +5% in volume sui wine firm in bottiglia (accompagnato pero da un -5% sui valori), staccando così la France firma ai volumi del 2018. Molto positivo anche l'esordio per gli spumanti nazionali, che sul mercato americano guadagnano il 20% in quantità (200.000 ettolitri) e crescono del valore del 10% (sopra 100 milioni di doliri). Per quanto riguarda le bollicine un importante lo gioca anche la promozione sui mercati stranieri. c'è anche da registerare l'initiazione di Cantine di Soave al Festival di Cannes dove con Equipe5 è vino ufficiale dell'American Pavilion.

Positivo anche il mercato svizzero (per l'Italia +3% bottiglia e +12% gli spumanti) e quello russo, ma solo sul fronte "bottiglia" (+7% volumetria per il nostro Paese), mentre negativa l'andamento delle bottiglie (- 4% a fronte di un -5% del mercato totale). Stesso trend in chiaroscuro per il mercato tedesco: sul fronte della crescita del vino in bottiglia (+5% di volume per l'Italia e +10% di valore), la spumantistica segna invece il passo con un -11% di volume, sul fronte del + 10% della France e di un vero e proprio tracollo delle bollicine spagnole (-70%). L'effetto del cattivo raccolto del 2017 è terminato e con l'ingresso nel cerchio dell'abbondante raccolto del 2018, il sufso italiano subisce un calo verticale dei prezzi che crollano a 55 centesimi al litro (-21%), mentre quello spagnolo scende addirittura da 30% fino a toccare i 38 cent/litro.

Spostandosi in Asia, registra un positivo allontanamento dal mercato giapponese, dove il +5% per i vini italiani imbottigliati in colonna assume ancora più forza rispetto al calo dei cileni (-40%). Il segmento spumanti invece cala del -8%, subendo l'aggressività dei competitor spagnoli in crescita del +54%

MAURIZIO TROPEANO