Non creare prodotti, ma opere d’arte. Per una clientela esclusiva che le tramanderà di generazione in generazione. Come si fa con i gioielli. Perché le creazioni di Rubeus pur non essendo propriamente gioielli assomigliano molto a dei tesori.

Sono borse, scarpe e prossimamente profumi disegnati e realizzati a Milano con materiali italiani per una clientela internazionale disposta a spendere. E tanto, pur di avere qualcosa di unico.

“Lavoriamo per l’1% del mondo”, ci dice. “I prezzi delle nostre borse con gioielli vanno dai 10mila euro in su e il nostro obiettivo è mantenere i prezzi altissimi”. Perché “il competitor numero uno è Hermes, ma i super ricchi si annoiano con le Birkin. Vogliono le Rolls Royce personalizzate. Ecco perché anche noi realizziamo prodotti personalizzati”. Come la collezione speciale realizzata per il Medio Oriente: in 6 anni sono state create 22 borse con gioielli, ciascuna del valore di 180mila euro.

Nulla in confronto alla borsa che Rubeus ha esposto al Louvre di Parigi realizzata con inserti in Alessandrite, una pietra che non viene nemmeno più estratta, quindi quasi introvabile, che con la luce del giorno assume una colorazione verde per diventare viola con il calare della sera. Un oggetto dal valore incalcolabile, che secondo Christie’s potrebbe essere acquistata solo da 5 o 6 famiglie al mondo.

FONTE: https://forbes.it/2019/10/31/15-chef-fuori-posto-cosa-accade-se-uno-chef-stellato-si-allontana-dal-suo-ristorante/

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