Pare godere di buona salute il settore orafo-argentiero-gioielliero italiano, per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda l’export cresce del 6,2% nel primo semestre.
Nonostante la Svizzera, primo sbocco per valore di export, abbia fatto registrare un cambio di passo con una flessione pari al 6,5%, gli Emirati Arabi registrano un aumento pari al +18,5%, positivi risultano anche Hong Kong (+4,8%) e Stati Uniti (+7,1%). Alle buone performance del 2018 nei sei mesi del 2019 si registra una contrazione dell’export destinato nel Regno Unito. In ambito UE, la Germania e la Spagna risultano entrambi favorevoli. Ancora in grande spolvero il Canada con un +66,3%, paese questo con il quale, si ricorda, è entrato in vigore il Ceta, l’accordo di libero scambio (dazio “0”).

Con riferimento ai maggiori distretti del settore, Alessandria registra una crescita delle vendite estere pari al +10,1%. Similmente Arezzo segna un +11,4%. In crescita risulta anche Vicenza, che evidenzia un aumento del +3,4%, concorrendo al 18,6% del totale.
Circa le top destination dei principali distretti italiani, la Svizzera risulta primo sbocco per Alessandria e per Milano (tuttavia in calo). Gli Emirati Arabi Uniti si qualificano come primo mercato per Arezzo e come secondo per Vicenza. Gli Stati Uniti si confermano un partner d’elezione per la maggior parte dei distretti esaminati.

Si registra inoltre un incremento di brand e operatori esteri anche nelle fiere italiane di settore, come sottolineato da Gruppo fieristico italiano, società nata dalla fusione delle fiere di Vicenza e Rimini, dopo l’edizione di VOS- Vicenzaoro– the Jewellery Boutique Show, il salone internazionale della gioielleria e oreficeria conclusosi lo scorso settembre.
I 1300 brand presenti nel quartiere fieristico vicentino hanno portato a una crescita del 10% di operatori esteri in arrivo da 117 paesi del mondo, in linea con il trend già positivo delle ultime due edizioni e superando secondo Ieg il salone orafo di gennaio. Complessivamente la crescita degli operatori esteri è stata guidata dal Middle East (+23%), dal Nord America (+22%), dalla Russia e Ucraina (+19%) e dall’Asia (+18%) con un particolare incremento del Giappone (+43%).
L’Europa, che rimane il bacino di operatori più numeroso a Vicenzaoro (pesa il 59%), è rimasto stabile con segnali di particolare positività da Portogallo (+51%), Romania (+28%) e Austria (+9%). Durante i 5 giorni di manifestazione sono stati oltre 500 i buyer ospitati a Vicenza da tutto il mondo, grazie al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso ICE Agenzia.


Tutti i distretti produttivi italiani si sono riuniti a Vicenzaoro e in apertura c’è stata la sigla di un importante accordo con Assocoral, l’associazione dei produttori di Coralli e Cammei, per la valorizzazione del distretto campano.
In base all’accordo firmato dal presidente di IEG Lorenzo Cagnoni con il presidente di Assocoral Vincenzo Aucella, le parti si pongono l’obiettivo di promuovere le eccellenze della produzione legata al mondo orafo-gioielliero di Torre del Greco, attraverso iniziative di sistema da attivare sulla “piattaforma IEG”, costituita da molteplici manifestazioni fieristiche ed eventi di carattere internazionale e con particolare riferimento alla manifestazione Vicenzaoro.
IEG riconosce quindi la rilevanza strategica per il Made in Italy del distretto di Torre del Greco per la lavorazione di corallo e cammei conferendo all’associazione il ruolo di riferimento per la rappresentanza delle aziende dei rispettivi gruppi. Parimenti, l’associazione riconosce IEG quale Partner Primario nell’ambito della realizzazione di eventi fieristici dedicati al settore dell’oreficeria, gioielleria e gemmologia, per il mercato italiano ed estero, e si impegna a promuovere e supportare il brand Vicenzaoro quale salone leader di settore. “È un accordo strategico importantissimo di cui sentivamo grande necessità – ha affermato Vincenzo Aucella, presidente di Assocoral – ci aiuterà a far emergere il nostro distretto e a portare avanti con maggiore facilità temi importanti come quello della sostenibilità.”
Grande soddisfazione per la doppia partnership è stata manifestata anche da Lorenzo Cagnoni, Presidente di IEG: “Le lavorazioni di corallo e cammei da più di 200 anni contraddistinguono la produzione del distretto di Torre del Greco e rendono riconoscibili in tutto il mondo questi gioielli così esclusivi e preziosi, in maniera analoga i macchinari italiani rappresentano un’eccellenza nel mondo. Siamo orgogliosi di questi accordi perché confermano come il sistema IEG Vicenzaoro sia la rappresentazione dell’intera filiera del gioiello, valorizzando tutti i distretti produttivi italiani e tutti i comparti che nelle sue manifestazioni trovano la loro piattaforma comunicativa di elezione”.

Prossimo appuntamento dedicato all’oreficeria italiana è il “Gold/Italy” ad Arezzo, il workshop internazionale che mette in contatto l’offerta della migliore oreficeria made in Italy di selezionate aziende manifatturiere dei distretti orafi italiani e la domanda internazionale proveniente dai principali mercati. Giunta quest’anno alla 7a edizione, la tre giorni (dal 26 al 28 ottobre) organizzata da Italian Exhibition Group spa rappresenta un’opportunità di business unica, dove lo scambio tra domanda e offerta avviene grazie a un’accurata segmentazione del prodotto e profilazione degli operatori.

 

 

FONTE: https://www.eolopress.it/index/2019/10/07/gioielli-made-in-italy-conquistano-nuovi-mercati-export-in-aumento-del-62/