Le imprese italiane che crescono sono quelle che aprono ai mercati esteri impostando strategie di internazionalizzazione efficaci: vantaggi, sfide da superare e soluzioni.

La scelta di aprirsi verso i mercati esteri è condivisa da un numero crescente di imprese italiane, sempre più consapevoli di come la strada dell’internazionalizzazione sia in grado di condurre verso la crescita e il potenziamento della competitività producendo più vantaggi che rischi.

Dati alla mano, le imprese Made in Italy sembrano progressivamente ampliare il grado di apertura internazionale: secondo il report ICE 2018-2019, ad esempio, il 60% delle aziende con meno di 10 dipendenti ha scelto di esportare, percentuale che raggiunge l’80% se si considerano le imprese con all’attivo fino a 50 dipendenti.

Ma quali sono i fattori che rappresentano un freno all’internazionalizzazione delle aziende nazionali? Quali le strategie per sfruttare al meglio le opportunità offerte dai mercati oltre i confini nazionali?

Export: vantaggi e strategie

Pensare che il solo mercato italiano possa soddisfare la domanda delle imprese è uno dei peggiori errori che un imprenditore può compiere. Sono infatti le imprese esportatrici a mostrare performance migliori in termini di crescita del fatturato, redditività, profittabilità e solvibilità.

Le esportazioni rappresentano dunque un reale vantaggio per il businessdelle imprese di tutte le dimensioni, che per essere sempre competitive devono puntare su alcuni fattori chiave: brand, qualità, rete di distribuzione, servizi post-vendita.

Le ragioni che si celano dietro l’importanza di impostare una strategia di internazionalizzazione efficace, inoltre, sono molteplici:

  • ampliare le dimensioni dell’impresa per competere con successo con i grandi player attivi su scala globale;
  • aggirare le barriere protezionistiche, come dazi e barriere non tariffarie, che rappresentano un ostacolo concreto;
  • usufruire delle materie prime dei Paesi esteri, sopperendo alle carenze locali;
  • soddisfare le esigenze di prossimità, presidiando in modo diretto i mercati che richiedono iniziative mirate a garantirne una penetrazione efficace.

La tua impresa è pronta per l’export?

Molte aziende sono consapevoli del vantaggio competitivo offerto da una strategia di business che contempli l’apertura oltre i confini nazionali, tuttavia non è raro che siano restie ad investire sui mercati esteri soltanto perché non riescono a impostare un progetto di internazionalizzazione duraturo e costante, così come di diversificare le mete di destinazione secondo le proprie possibilità.

Diventare un’impresa esportatrice significa dotarsi di un bagaglio di competenze e conoscenze adeguate, erigendo una struttura di supporto ad hoc e circondandosi di esperti capaci di guidare efficacemente il processo di internazionalizzazione.

Come capire se la propria azienda è pronta ad avviare un progetto concreto di export?

SACE-SIMEST, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti specializzata nel sostegno alle imprese che vogliono crescere nel mercato globale, mette a disposizione il tool gratuito My Export Attitude per consentire agli utenti di verificare la propria propensione all’export in pochi click.

 

 

FONTE: https://www.pmi.it/economia/mercati/314761/imprese-made-in-italy-internazionalizzare-per-crescere.html

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