La decisione Ue entra in vigore il 27 maggio
Nuovo riconoscimento dell’eccellenza del Made in Italy alimentare da parte della Commissione europea. Bruxelles ha infatti approvato l’iscrizione nel Registro europeo delle eccellenze alimentari del ”Cappero delle Isole Eolie”, in quanto nuova Denominazione d’origine protetta (Dop) contro imitazioni e falsi. La decisione entrerà in vigore il prossimo 27 maggio. Nel regolamento di esecuzione la Commissione europea precisa ”di aver ricevuto dai comuni di Malfa, Leni e Santa Maria Salina una notifica di opposizione, comprensiva di una dichiarazione di opposizione motivata, ma di averla dichiarata irricevibile”. Il nome ‘Cappero delle Isole Eolie’ è quindi registrato in Europa e va a rafforzare il paniere delle eccellenze alimentari protette nell’Ue di cui l’Italia è leader”.
Produttori capperi, raggiunto primo e importante obiettivo
Il cappero delle Eolie diventa “Dop”. “E’ con grande soddisfazione – dice Aldo Natoli, presidente della locale associazione dei produttori di capperi – che accogliamo la notizia della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del Regolamento di esecuzione con il quale si dispone la iscrizione del cappero delle isole Eolie DOP nel registro delle denominazioni di origine protette. Il nostro prodotto cosi’ raggiunge un primo ed importante obiettivo: il pregevole riconoscimento della attestazione di qualità che testimonia la tipicità del cappero le cui caratteristiche sono indissolubilmente legate all’ambiente ed al nostro territorio”. “Si tratta ovviamente di un primo passo – precisa – che ci proietta verso ulteriori progetti che ci vedranno impegnati in un prossimo futuro per tutelare e valorizzare il cappero delle Isole Eolie DOP ed offrire ai consumatori il nostro prodotto di qualità. A ciò si aggiunge che l’attribuzione della denominazione di origine protetta rappresenta senza dubbio una nuova possibilità di sviluppo e di crescita per il territorio sostenendo e favorendo tutti gli operatori già coinvolti nella filiera produttiva e per quanti in futuro vorranno utilizzare tale opportunità”.