Si infiamma il confronto tra i grandi vini d’Italia sull’agone delle aste internazionali. Un segnale della crescita del made in Italy e della cura del gruppo francese Epi, di Christopher Descours, che ha rilevato lo storico produttore Biondi Santi, casa che ha realizzato nel 1888 le prime bottiglie di Brunello di Montalcino. Si consolida così l’allargamento della platea dei protagonisti italiani in campo internazionale: Brunello, Barolo e Merlot di Bolgheri. Essere inseriti nella fascia più alta della Liv-ex Classification con un prezzo di 3.583 sterline a cassa da 12 bottiglie è motivo di orgoglio per Biondi-Santi – riporta una nota della casa -. Un risultato che per l’ad Giampiero Bertolini suona come una prima conferma al progetto di crescita intrapreso da Epi. Liv-Ex Classification – spiegano da è la classifica che ogni due anni indicizza i vini più pregiati dei mondo in cinque differenti classi esclusivamente in base al prezzo medio di scambio sulla piattaforma di trading Liv-ex (London International Vintners Exchange); l’obiettivo è rendere il mercato del vino pregiato più trasparente, efficiente e sicuro. Liv-ex è oggi punto di riferimento consolidato per i wine merchant di tutto il mondo: Liv-ex Classification 2019 include complessivamente 349 vini di 9 Paesi, 39 provenienti dall’Italia, di cui 30 new entry. Biondi-Santi Brunello di Montalcino Riserva si colloca nella fascia più alta, composta da soli 77 vini (31 nel 2017), quelli che costano più di 2.877 sterline a cassa di 12 bottiglie. Solo 3 vini italiani sono inclusi nella prima fascia.

«Un risultato straordinario che ci riporta nel gotha dei vini migliori al mondo» ha dichiarato Bertolini. Epi mira a far diventare Biondi-Santi il vino italiano più ricercato a livello internazionale e tra i 10 migliori vini al mondo.

Come sottolinea una nota del gruppo Epi, società di investimento indipendente, svolge un ruolo di azionista impegnandosi in prima linea con le aziende che seleziona, affiancandole nello sviluppo delle operazioni e nella padronanza del know-how. La strategia si sviluppa attorno a due poli: da una parte gli investimenti nel settore del lusso, in particolare nel mondo del vino, con aziende di notorietà mondiale (Bonpoint, J.M. Weston, Piper-Heidsieck, Charles Heidsieck, Biondi-Santi, Château La Verrerie); dall’altra parte con investimenti finanziari e immobiliari.

 

https://www.ilsole24ore.com/art/brunello-montalcino-livex-premia-biondi-santi-sfida-barolo-e-bolgheri-ACpsfXh